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SARÀ che è un uomo concreto. Sarà che la zona la conosce dai primi anni Settanta di certo c’è che Ilario Ungaro né sa più di ingegneri e tecnici e se lancia l’allarme – «qua rischiamo di finire come nel Metapontino o come ad Olbia» –  c’è da crederci.

La zona del Gallitello rischia, soprattutto in alcuni punti, di essere sommersa «dall’acqua» se si continua «a ignorare il torrente».

O meglio «a non provvedere alla sua pulizia» perché «basterebbe questo» a scongiurare un disastro.

Un disastro che è già «successo nel 1929». All’epoca «qui – spiega Ilario Ungaro – non c’era niente eccetto campi coltivati» eppure «le acque del torrente travolsero tutto compreso gli animali le cui carcasse furono ritrovate dove ora c’è la strada che porta a rione Cocuzzo».

Se «dovesse straripare oggi i danni sarebbero ingenti».

Un allarme, quello di Ilario Ungaro, lanciato ogni anno perché «per scongiurare tragedie basterebbe provvedere alla ripulitura del greto del torrente».

Torrente il cui greto in alcuni punti «è stato pavimentato per fare defluire meglio le acque» mentre in altri «no».

E «nonostante ci siano barriere in muratura laterali» questo non servirebbe a molto «perché gli alberi che sono cresciuti con un niente potrebbero essere travolti dall’acqua e formare un tappo».

Così le acque non «potendo defluire tracimerebbero allagando i locali».

E se è vero, come è vero, che a Gallitello si è costruito «tanto» è pur vero che «abbiamo pagato milioni e milioni di euro di Bucalossi e quindi non possiamo tollerare di stare in queste condizioni».

Come se non bastasse «poi c’è il solito rimpallo di responsabilità. Il Comune dice che la manutenzione del torrente è di competenza della Regione e la Regione dice che è del Comune».

Insomma nessuno fa «niente e noi  – aggiunge Ungaro – non abbiamo intenzione di stare a guardare». Nei prossimo giorni «noi commercianti avremo un incontro con il Prefetto» e poi «se non si muoverà nulla proclameremo uno sciopero e sbarreremo via del Gallitello».

Una soluzione deve essere trovata «e di certo non spetta a noi ripulire il greto del torrente». Il sindaco «Santarsiero deve fare qualcosa» prima che si verifichi una tragedia.

Per non parlare poi del fatto che «bastano due gocce di pioggia e qua la strada subito si allaga». Il motivo? Presto detto. «Su un centinaio di scoli per l’acqua piovana solo 13 funzionano e questo perché gli altri 87 sono stati realizzati in contro pendenza».

al.g.

a.giammaria@luedi.it

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