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La Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento di Polizia Stradale di
Gli agenti hanno individuato e sgominato una vera e propria organizzazione specializzata nel furto e nel riciclaggio di vetture di piccola e media cilindrata che, rubate nell’hinterland torinese, venivano rivendute in Calabria dopo la falsificazione del numero di telaio e la sostituzione di targhe e documenti di circolazione. Cinque degli arrestati vivono in Piemonte, tre in Calabria. Per il traffico l’organizzazione utilizzava targhe e documenti di mezzi che avevano subito incidenti o riassemblava gli stessi mezzi sinistrati con parti dei veicoli rubati. Contestualmente agli otto arresti, in esecuzione di ordini di custodia cautelare disposti dall’ufficio gip del Tribunale di Torino, la Polizia stradale del capoluogo piemontese ha eseguito 15 perquisizioni e sequestrato diversi veicoli e parti di veicoli rubati. È stato anche individuato in un’officina di Nichelino (To) un laboratorio per lo stoccaggio e la modifica dei mezzi rubati, principalmente con il resettaggio delle centraline elettroniche o la loro sostituzione con altre decodificate.
La destinazione finale dei veicoli rubati in Piemonte era solitamente Palmi (Reggio Calabria), dove venivano venduti a prezzi stracciati. Le aute venivano trasferite con bisarche o semplicemente su strada. L’inchiesta è partita da una segnalazione del personale di sicurezza dello stabilimento della Fiat di Mirafiori, a Torino: nell’ultimo anno, infatti, diversi furti avevano riguardato autovetture di dipendenti.

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