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MILETO (VV) – Un lavoratore vecchio stampo che, nonostante la pensione, continuava a dirigere quell’azienda agricola che con passione, negli anni, ha visto nascere e svilupparsi. Questo era Giuseppe Ventre, 76enne di Rizziconi, che questa mattina è rimasto schiacciato dal suo trattore cingolato. Tradito dalla sua passione per quella terra che gli ha dato tante soddisfazioni nell’arco della sua vita. Giuseppe Ventre, padre di Giovanni già coordinatore per la provincia di Reggio del partito dei popolari, e suocero di Katia Stancato, portavoce del Forum del Terzo Settore e nota economista, ieri mattina aveva lasciato la cittadina del Reggino per recarsi nel territorio vibonese, e precisamente in località “Magna” nella frazione Comparni del comune di Mileto dove ha sede l’impresa di famiglia. Un’area completamente agricola per la maggior parte della sua estensione in piano. Mentre arava il campo un piccolo dislivello ha provocato la tragedia. Il mezzo agricolo si è inclinato pericolosamente fino a ribaltarsi finendo per schiacciare col suo peso di diversi quintali il malcapitato che, di fatto, è deceduto per le gravissime lesioni interne riportate. I soccorsi, avvertiti dal figlio Michele, che si trovava a pochi metri dal genitore e che ha visto la scena praticamente in diretta, si sono rivelati inutili. Si è precipitato dal papà per tentare di estrarlo da sotto il mezzo ma non ha potuto far nulla. Le operazioni di recupero del trattorino sono state condotte dagli uomini dei vigili del fuoco del comando provinciale mentre ai carabinieri della stazione della città normanna, agli ordini del maresciallo Alessandro Demuru, hanno avviato le indagini coordinate dalla Procura vibonese. La notizia della scomparsa di Giuseppe Ventre è arrivata in poco tempo all’orecchio del figlio Giovanni (il quale con Michele si occupa dell’azienda di famiglia, mentre le altre due figlie vivono a Roma e in Spagna) che si è recato sul luogo dell’incidente, e della nuora Katia Stancato che ha voluto ricordarlo trattenendo a stento le lacrime: «Era una persona con grande dignità, un uomo che non si è mai piegato ad alcun compromesso nell’arco della sua vita e che nonostante l’età manifestava ancora passione per il suo lavoro e la sua terra che ha così tanto amato e che purtroppo l’ha tradito. Ha vissuto ed è morto per essa». Domani, con tutta probabilità i funerali.

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