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Due morti e tre feriti. E’ l’incredibile e terribile bilancio di un incidente accorso, ieri a Potenza, intorno alle ore 22, in contrada Dragonara. Durante una rappresentazione storica delle vicende del brigantaggio, ad Agostino Tarullo, cinquantacinquenne, molto conosciuto in città, è esploso tra le mani il fucile di scena.
La deflagrazione è stata devastante per l’uomo che imbracciava l’arma e per una serie di persone che, sempre in abiti da scena, gli stavano attorno durante la rappresentazione.
E’ rimasto coinvolto anche Donato Gianfredi, 56 anni, che è stato trasportato d’urgenza in ospedale, ma che non ha sopportato l’onda d’urto dell’esplosione. E’ spirato poco dopo essere arrivato al San Carlo, nonostante il disperato tentativo dei sanitari di salvargli la vita.
Nelle immediate vicinanze dell’esplosione, altre persone e un bimbo. Le condizioni più preoccupanti sono apparse proprio quelle di quest’ultimo, immediatamente trasferito in sala operatoria al San Carlo, dove ancora era curato dai medici, al momento di andare in stampa.
Ed in sala operatoria è finito anche un altro dei figuranti.
In contrada Dragonara, quest’anno per la prima volta, il locale circolo culturale aveva dato vita a uno studio sul brigantaggio e sui personaggi caratteristici di quelle epoche e del luogo, per cui si era deciso di mettere in scena proprio tali vicende con una manifestazione in abiti rievocativi. Con tanto di armi reali. Armi che già da tempo e in svariati posti d’Italia, avevano fatto bella mostra di sè, senza creare nessun problema. Ieri invece è successo l’irreparabile con un’esplosizone – le cui cause saranno oggetto di valutazione degli inquirenti – che ha travolto i presenti.

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