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CROTONE – Hanno rischiato di morire soffocati nella loro casa. Una tragedia sfiorata, forse maturata per una vendetta. E’ accaduto la scorsa notte a Crotone, dove ignoti hanno appiccato il fuoco alla porta di un’abitazione di proprietà del fratello di Vladimiro Comità, arrestato per la sparatoria avvenuta nei giorni scorsi davanti al tribunale di Crotone.
All’interno dello stabile, in via Ucraina, si trovavano la moglie di Francesco Comità, Stefania,  con i suoi tre figli, raggiunti dai vigili del fuoco che hanno dovuto compiere un intervento complesso per salvare la vita ai tre. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, con le indagini coordinate dalla squadra Mobile, il fuoco sarebbe stato appiccato al portone della casa utilizzando materiale infiammabile. Il fuomo ha, quindi, invaso l’immobile rischiando di soffocare la donna con i figli. Vladimiro Comità venne arrestato perché ritenuti gli autori del ferimento di Luigi Covelli, 57 anni, avvenuto davanti al tribunale di Crotone, in pieno giorno. Il giovane Vladimiro, in particolare, è ancora in carcere con l’accusa di essere l’autore del tentato omicidio. Gli inquirenti non escludono che l’incendio possa essere una vendetta per quella sparatoria. Oltre alla porta, i malviventi hanno anche incendiata la Lancia Y di proprietà di Francesco Comità, che in quel momento non si trovava in casa 
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