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RAPOLLA   –    Il  gruppo consiliare “Alternativa per Rapolla” sollecitato dai molti anziani che utilizzavano la “corriera” per andare in campagna o magari per recarsi nella vicina Melfi per i servizi sanitari,  finanziari e commerciali, ritorna sulla questione irrisolta nonostante i proclami e le promesse elargiti nelle ultime elezioni regionali facevamo presagire il contrario. «Non passa giorno in cui cittadini indignati – riferiscono i componenti del gruppo consiliare “Alternativa per Rapolla” – non ci chiedano spiegazioni sulle anomalie del servizio bus locale, ridotto a un autobus che viaggia continuamente vuoto e con un autista in perenne, completa e preoccupante solitudine.       Eppure a regime ed a completamento dei tempi contrattuali la spesa pubblica prevista si aggira da un minimo di  540.000 euro a   di 750.000. Fondi che  potrebbero essere tranquillamente risparmiati dalla Regione e dal Comune di Rapolla, considerando che il servizio non ha alcuna ricaduta reale sulla vita della collettività, la quale è costretta a viaggiare in auto, lungo un percorso che potrebbe benissimo essere coperto da una rete più capillare e fitta di collegamenti, in nome di una finalità anche, perché no, ecologica.  Esistono infatti gravi, responsabili ed onerose discordanze tra il bando di gara e ad oltre due anni dal nuovo e inutile affidamento non si capisce se il “servizio corriera vuota” vada pagato come da bando o come da contratto. Le tasse e tributi che sono allo studio per le nostre famiglie serviranno a pagare anche questo inutile e costoso servizio “corriera vuota” ?  Ai cittadini spieghiamo che noi abbiamo fatto tutto ciò che è proprio delle prerogative e funzioni di un gruppo consiliare, presentando interrogazioni consiliari per discuterne con la dovuta contezza ed alla presenza dei cittadini, per questo aspetto come per molti altri.  Aspettiamo fiduciosi che anche Rapolla cambi verso sul serio a partire dalla revoca del servizio della “corriera vuota” per arrivare ad un confronto responsabile, sereno e rispettoso di tutti».

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