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ACRI (CS) – Lo spazio occupato dai sacchetti della spazzatura, accumulati per i problemi nella raccolta, è ormai talmente grande che l’elisoccorso che arriva ad Acri per un’urgenza non può più atterrare nell’area utilizzata finora. Lo spostamento d’aria provocato dall’azione dell’elica, infatti, interesserebbe anche i rifiuti lì ammassati, con relativi disagi. La prova la si è avuta proprio ieri. Nel primo pomeriggio, l’elicottero, per un intervento dai contorni ancora tutti da chiarire, è stato dirottato all’interno dello stadio, proprio sul prato di gioco. Ma cosa sarebbe accaduto se l’urgenza anziché ieri fosse scattata domenica pomeriggio, quando allo stadio era in corso una partita di calcio?

Le difficoltà di conferimento in discarica dei rifiuti hanno, ormai da diverse settimane, riempito le strade, con un decoro urbano destinato a peggiorare con l’aumento delle temperature. L’amministrazione comunale ha deciso di liberare alcune zone più in vista, spostando i cumuli e ammassandoli, in molti casi, nell’area antistante il cimitero. Che è anche l’area antistante lo stadio comunale “Pasquale Castrovillari”, con il risultato che chi viene ad Acri per vedere la partita si ritrova pienamente immerso nell’emergenza rifiuti che la città sta vivendo con una certa apprensione ormai da tempo.

Che la scelta dello “stoccaggio” sia stata infelice lo dicono alcuni dati che non si prestano a interpretazioni di sorta. E l’episodio di ieri lo conferma.

 

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