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IL Comune di Miglionico e la città di Betlemme hanno firmato il “Gemellaggio del Pane – simbolo della Pace”.

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella (Pd) ha inviato una lettera al responsabile della Casa Salesiana di Betlemme, don Mario Murru.

“Una serie di inderogabili impegni istituzionali – ha scritto Pittella – legati, da un lato, alla composizione del nuovo governo italiano e, dall’altro, alla messa a punto di azioni urgenti per affrontare le emergenze presenti sul territorio lucano, in specie sul fronte del lavoro e della coesione sociale, mi costringono, sia pure con grande dispiacere, ad annullare la programmata visita di tre giorni a Betlemme”.

“E’ motivo di orgoglio per noi lucani – ha concluso Pittella – sapere che quattro panificatori della Basilicata, tre uomini e una donna, quasi tutti provenienti da Miglionico, potranno per un giorno lavorare gomito a gomito con i loro colleghi di Betlemme, all’interno di quel Forno Salesiano che dalla fine del 1800 rappresenta, nel mondo, uno degli esempi più luminosi di solidarietà nei confronti dei poveri, frutto dell’insegnamento e dell’opera caritatevole di San Giovanni Bosco”.

 Don Mario Murru, direttore del Convento dei Padri Salesiani di Betlemme e del forno, fondato e gestito da questi ultimi, che i tre panificatori di Miglionico, piccolo borgo della Lucania e custode delle tradizioni, hanno realizzato un incontro di fratellanza con i colleghi panificatori palestinesi.

Sono lacrime di gioia quelle che riempioni gli occhi di Antonio Centonze, Carlo Guidotti e Nunzia Larocca di San Costantino Albanese.

Il sindaco Angelo Buono, dopo aver stretto la mano a Soleyman Hejazin che ha lavorato per 66 anni nel forno di Betlemme, dà avvio ai lavori presentando ail responsabile delle attività del  forno, Henry Salama, capo dei cinque panificatori del forno più importante del mondo: quello di Betlemme (in ebraico casa del pane).

Gli italiani dopo aver donato ai palestinesi la semola di grano duro della Lucania, insegnano ai colleghi ad usare il lievito madre.

Ecco che avviene la mescolanza delle culture del pane, ecco che la cultura italiana si fonde a quella palestinese.

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