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Risultati importanti per il Progetto Mim che ha coinvolto 45 giovani laureati e che è servito sostanzialmente per avviare una sorta di progetto e di idee di rilancio del Distretto del Mobile imbottito attraversato nell’ultimo periodo da una crisi profonda legata a situazioni congiunturali e alle difficoltà complessive che il mercato globale evidenzia.
Il gruppo dei 45 partecipanti al progetto MIM ha deciso di costituirsi in un’associazione o consorzio per dare continuità a questa esperienza di grande valore poiché e stata punto di aggregazione di interessi per studenti, neolaureati, aziende, professionisti, architetti e artisti lucani e pugliesi oltre che momento di valorizzazione del territorio e delle sue imprese sotto l’aspetto culturale ed economico. «Il progetto Mim ha rappresentato un laboratorio in grado di valorizzare, in maniera trasversale, le competenze professionali, progettuali e artigianali dei partecipanti consapevoli di avere un know how che può essere utilizzato per raccogliere altre sfide sul territorio per rilanciare il distretto del mobile imbottito e non solo». Per questo motivo i 45 partecipanti chiedono alla Regione Basilicata un impegno concreto perché si possa ipotizzare una seconda fase del progetto che garantisca sviluppo autopropulsivo puntando sulla cooperazione.
A commentare positivamente l’esito del progetto stesso è il sindaco di Matera Salvatore Adduce: “Il successo di questa iniziativa nasce dalla capacità di aver messo insieme, in un periodo così delicato come quello che stiamo vivendo, con una crisi economica che resta ancora pesante, le istituzioni ed i privati per un impegno vero e concreto per far uscire il settore del mobile imbottito dal difficile periodo che sta attraversando”.
“Un altro punto di forza di questo progetto – ha aggiunto Adduce – è tutto nel fatto che la squadra di lavoro e di studio ha messo insieme studenti, giovani, competenze provenienti da zone diverse del Paese, dalla Lombardia alla Basilicata”.

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