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VENOSA – Ha scelto la giornata di domenica per dare vita alla sua protesta.

Domani   Francesco Curatella, conosciuto da tutti per il suo impegno per lo sviluppo del Venosino nonché presidente del  comitato “Ofantino-Bradanico-Murgese”, si incatenerà davanti la cattedrale di Sant’Andrea poco prima dell’inizio della santa messa, per prprotestare contro la mancata apertura del “Museo storico religioso” .

Avvicinato questo intraprendente venosino, che conosce, racconta e studia “più di qualche altro”, ha spiegato i motivi di questa sua protesta.

«Durante la tradizionale benedizione della Madonna del Buon Cammino, tanto cara ai camionisti, di inizio anno, ho evidenziato al vescovo  della Diocesi, che i fedeli  di Venosa sono stanchi di aspettare la realizzazione nella cattedrale  di Santa’Andrea del “Museo storico religioso”, pronto dall’aprile del 2013. «Ci sono – ha detto Francesco Curatella – 120 reliquie preziose (tra queste alcune reliquie di San Carlo Borromeo ) racchiuse in una cassa che aspettano la loro sede naturale per essere ammirate da tutti i venosini e dai turisti». Il vescovo, dal suo canto, ha spiegato che per aprire il museo manca il via libera della Soprintendenza. Questi ritardi, però,  non fanno altro che rallentare  il progresso di Venosa. Una volta aperto, infatti,  questo museo darà certamente lavoro e  andrà ad arricchire la già buona attrazione turistica della nostra città. «Ho interessato  – ha concluso – di questa vicenda anche l’allora commissario prefettizio, Rosa Correale affinchè intervenisse presso la Soprintendenza  ma nessuna risposta ricevuta. Per cui non mi resta che incatenarmi davanti la Cattedrale prima della Santa Messa, per smuovere questa lenta e farraginosa burocrazia».

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