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UN NUOVO avvelenamento da funghi ha colpito un intero nucleo familiare a Trebisacce, in provincia di Cosenza. Solo qualche giorno fa era stata la causa di un decesso a Corigliano e di altre intossicazioni (LEGGI). E anche lunedì scorso è accaduto che una cena succulenta a base di funghi raccolti dal capofamiglia e cucinati dalla mamma, abbia mandato in ospedale per intossicazione alimentare l’intera famiglia composta dai genitori e tre figli. 

All’origine di tutti gli episodi che si segnalano, vi è il consumo di funghi raccolti dalle stesse persone e successivamente consumati in ambito familiare. Nel periodo di maggiori nascite fungine tale pratica assume dimensioni sempre più significative, senza che a questa segua il ricorso alla consulenza circa la commestibilità del raccolto, che gli Ispettorati Micologici delle Aziende Sanitarie Provinciali rilasciano gratuitamente ai privati. Anche all’Asp di Cosenza il servizio è attivo ma sono davvero pochi i raccoglitori della domenica che, prima di tornare a casa, convinti della loro capacità di riconoscere i funghi buoni, si rivolgono all’Asp. Con risultati, spesso fatali.

La brutta avventura di Trebisacce è capitata ad una famiglia di Trebisacce residente nel quartiere di San Martino, ai margini del centro storico cittadino. Il padre, M.L. di 51 anni, originario della vicina Albidona, la mamma D.F. di 42 anni ed i loro tre figli, di cui due maschi ed una femmina di età compresa tra i 18 ed i 13 anni, dopo la cena a base di funghi, trascorse alcune ore, hanno accusato forti dolori addominali accompagnati da conati di vomito. La prontezza del capofamiglia che intuisce la causa dei dolori addominali che accomunano l’intera famiglia, lo porta ad agire senza alcuna esitazione: carica in macchina tutti i componenti della famiglia e insieme, intorno alle 23 e 30, si recano presso il punto di primo intervento dell’ex ospedale di Trebisacce, chiedendo di essere soccorsi. I sanitari di turno dell’ex nosocomio, accertano, con una serie di domande rivolte alla famiglia, che il cibo ingerito che accomunava tutti era a base di funghi. 

La conferma veniva anche dalla sintomatologia accusata dalla famiglia. I medici non potendo intervenire con cure appropriate sui cinque pazienti, hanno consultato immediatamente un centro specializzato che ha consigliato loro un trasferimento presso un presidio ospedaliero provvisto del reparto di rianimazione, tanto da poter fronteggiare una eventuale possibile emergenza. 

L’intera famiglia è stata trasportata presso l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza dove i cinque sono stati condotti a bordo di 2 ambulanze del 118 di Trebisacce.
Nell’ospedale del capoluogo di provincia, i cinque pazienti hanno ricevuto le cure appropriate ed abbondanti lavande gastriche tanto da mantenere inalterato il quadro clinico che non si è aggravato. L’intera famiglia, tuttora ricoverata per precauzione e per un periodo di osservazione, pare sia fuori pericolo. Da quanto appreso, genitori e figli avrebbero mangiato funghi porcini che il capofamiglia, originario di Albidona, comune d’alta collina, conosce bene. 

Tra i porcini raccolti, però, sarà stata confusa una specie particolarmente tossica che non solo è sfuggita al papà ma anche alla mamma che quei funghi ha cucinato.

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