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POTENZA – La vecchia commissione si era dimessa agli inizi del mese «considerato il clima mediatico, avvelenato da infondati sospetti intorno alla procedura stessa». Ma il presidente di quella nuova non ha resistito nemmeno dieci giorni, e venerdì scorso ha fatto un passo indietro a sua volta: «in ragione delle gravi ed infondatediffamazioni portate dalla nota anonima allo stesso indirizzata».

Ha colpito ancora il corvo dell’Unibas, ed è tornato a prendere di mira il concorso per un posto di elevata professionalità da addetto alla valutazione della qualità di ateneo e alla programmazione strategica.

Le selezioni si sarebbero dovute concludere la mattina del 6 dicembre con le prove orali, quando i candidati rimasti in corsa prima sono stati invitati a ripresentarsi nel pomeriggio, e poi rimandati a casa ad attendere una nuova convocazione a data da definirsi.

A causare l’improvvisa fibrillazione tra i commissari, che hanno deciso di rassegnare le dimissioni, era stato un esposto – uno tra i tanti – in cui si indicava come la vincitrice annunciata della selezione la compagna del preside della facoltà d’ingegneria.

In più si suggeriva che l’allora presidente della commissione d’esame, fosse anche presidente della Conferenza (permanente, ndr) dei presidi delle facoltà d’ingegneria, di cui fa parte anche il compagno della “predestinata”, già impiegata a tempo determinato nell’ateneo.

In più lei stessa nel 2007, per conto proprio della Conferenza dei presidi di ingegneria, aveva curato «raccolta, elaborazione e organizzazione dati» del terzo numero dei «Quaderni». Una pubblicazione intitolata: “Gli immatricolati nelle facoltà di ingegneria dal 1998 al 2006”. A cura del genovese Gianni Vernazza e di Mauro Fiorentino, l’attuale rettore dell’Unibas, che all’epoca era a sua volta “soltanto” preside della facoltà d’Ingegneria , e segretario della giunta della Conferenza.

 «Presidente» del comitato scientifico, e «coordinatore» del comitato di redazione del «quaderno»: l’ex presidente della Commissione, che di fronte ai sospetti sulla sua imparzialità ha deciso di di dimettersi seguito dai altri due membri.

Per sostituirli è occorsa una settimana, ma venerdì scorso anche il suo sostituto, Gaetano Prudente, direttore generale dell’Università di Bari e il suo vice Pasqua Rutigliani sarebbe stato oggetto di un esposto del corvo dell’Ateneo. Un anonimo che a quanto pare sarebbe stato inviato a lui soltanto e che l’ha convinto a desistere.

Ma stavolta la reazione della direzione dell’ateneo è stata immediata e ieri mattina un attimo prima dell’inizio degli orali – già rinviati agli inizi del mese – sono stati nominati presidente il professor Giovanni Cicia dell’Università di Napoli e Carolina Ciccarelli dell’Università di Bari come componente della commissione assieme e a Renato Rolli dell’Università di Calabria.

Venerdì scorso inoltre sono stati pubblicati i risultati della prima delle 4 selezioni avviate a settembre che è riuscita ad arrivare in porto malgrado tutto.

Si tratta di quella per un posto di elevata professionalità sempre nell’area amministrativo-gestionale ma da addetto agli affari generali e legali che è andato un interno, ma non a chi si prefiguravano i più maligni.

l.amato@luedi.it

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