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di ANDREA IACONO

Il 15 novembre si vota per eleggere i direttori dei neocostituiti Dipartimenti dell’università Mediterranea.

Lo ha stabilito il rettore Massimo Giovannini col decreto del 3 ottobre. L’elettorato passivo è riservato ai professori in regime di impegno a tempo pieno e per i quali non è previsto il collocamento a riposo nei tre anni successivi all’elezione. Sarà eletto direttore di Dipartimento il candidato che otterrà la maggioranza assoluta dei voti dei componenti del Consiglio nelle prime due votazioni. Nel caso di mancata elezione, si ricorre al ballottaggio fra i due candidati che hanno riportato il maggior numero dei voti nell’ultima votazione. Nel caso di parità di voti, viene eletto il più anziano in ruolo.

Il direttore viene nominato con decreto del Rettore, dura in carica tre anni accademici ed è immediatamente rieleggibile una sola volta. I termini per la presentazione delle candidature scadono il 15 ottobre: entro le 13 di quel giorno i candidati devono comunicare curriculum e programma al Dipartimento e presso la Direzione amministrativa. Urne aperte dalle 9 alle 17, subito dopo via allo scrutinio. Uno solo il seggio elettorale composto da un professore ordinario (presidente), un professore associato e un ricercatore.

La Commissione elettorale è presieduta dal professore ordinario Francesco Morabito, dall’associato Domenico Nicolò e dal ricercatore Francesco Pastura (supplenti i professori Giovanni D’Amico e Giuseppe Barbaro, e la ricercatrice Consuelo Nava). Prosegue, dunque, il cammino della Mediterranea verso la riorganizzazione delle strutture interne post riforma Gelmini. Che porterà alla progressiva disattivazione delle attuali quattro Facoltà (Agraria, Architettura, Giurisprudenza e Ingegneria) e all’entrata in funzione, a partire dal primo novembre (data in cui Massimo Giovannini cederà il testimone al neoeletto rettore Pasquale Catanoso) dei 6 Dipartimenti: Agraria; Giurisprudenza ed Economia; Architettura e Territorio; Patrimonio, Architettura, Urbanistica; Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali; Ingegneria dell’Informazione, delle Infrastrutture e dell’Energia Sostenibile.

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