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REGGIO CALABRIA – Sul tema della difesa dei giornalisti minacciati ha programmato un’iniziativa per venerdì il sindacato dei giornalisti. Ha scelto Polistena, dove il giornalista Michele Albanese è costretto a vivere sotto scorta e a spostarsi con un’auto blindata, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana per tornare a ribadire lo stretto, imprescindibile, connubio tra il diritto al lavoro e la libertà di stampa, scevra da condizionamenti da parte dei poteri forti – più e meno occulti – e di quelli criminali. L’8 agosto, quindi, alle ore 17.30, Fnsi e Sindacato Giornalisti della Calabria si ritroveranno nel Salone delle Feste del Comune di Polistena insieme ai colleghi, agli amministratori locali, ai rappresentanti delle forze deputate alla pubblica sicurezza per dare vita ad un’iniziativa pubblica. Ci saranno, tra gli altri, il segretario nazionale dell’Fnsi Franco Siddi, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, il presidente della Conferenza Episcopale Calabra, monsignor Salvatore Nunnari, il vicario generale della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi e referente di Libera per la Piana di Gioia Tauro, don Pino Demasi, il sindaco di Polistena, Michele Tripodi, il sindaco di Gerace, Pino Varacalli. Accanto ai vertici della Fnsi, ci sarà Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria.

«Vogliamo dimostrare, con la nostra presenza sul territorio, laddove un cronista che fa semplicemente il suo mestiere sta subendo una violenza inaudita, la vicinanza fattiva e concreta», dice Carlo Parisi, vicesegretario della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria

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