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POTENZA – E’ uscito dal coma Franco De Biasi, l’odontotecnico ferito con un piede di porco da uno dei ladri sorpresi nella sua abitazione, a Venosa, la sera del 7 ottobre.

Le condizioni dell’uomo, sulla cinquantina, restano critiche e c’è ancora il rischio che possa perdere un occhio. Intanto proseguono le ricerche dei suoi aggressori coordinate dal pm Gerardo Salvia che sta raccogliendo quanti più indizi per arrivare alla loro identificazione.

De Biasi ha riportato fratture multiple al cranio poco sopra l’occhio sinistro.

 Gli investigatori della compagnia carabinieri di Venosa al comando del capitano Vincenzo Varriale, sono convinti che sia stato colpito da qualcuno che gli si trovava di fronte.

Perciò una volta tornato in sé De Biasi potrebbe anche essere in grado di riconoscerlo.

Intanto i militari, sulla base di una serie di elementi già in loro possesso, si sarebbero orientati alla ricerca di alcuni stranieri, con ogni probabilità dell’est Europa, una banda di topi d’appartamento tutt’altro che improvvisati.

Le tracce lasciate dietro di loro – si parla anche di un telefonino – potrebbero servire per restringere il cerchio in maniera determinante, in particolare eventuali impronte digitali da confrontare con quelle di tutti i soggetti con precedenti specifici per furti in abitazione conservate negli archivi delle forze di polizia. Un riscontro in questo senso sarebbe molto difficile da superare, nel frattempo – però – è corsa contro il tempo perché i responsabili dell’accaduto potrebbero cercare di dileguarsi anche allontanandosi dall’Italia.

De Biasi la sera del 7 ottobre era tornato a casa prima del previsto da una passeggiata nel centro del paese dopo che un vicino lo aveva contattato sul cellulare per segnalargli i rumori e la presenza di questi personaggi molto sospetti all’interno della sua abitazione. I carabinieri – forse a causa di una certa sottovalutazione di quanto stava accadendo – sarebbero stati avvisati soltanto in un secondo momento dalla compagna dell’odontotecnico. Infatti, non vedendolo tornare, la donna gli sarebbe andata dietro e una volta entrata nell’appartamento lo avrebbe trovato per terra agonizzante. Soltanto allora è partito l’allarme.

I ladri trovatisi di fronte De Biasi sarebbero scappati ma non senza raccogliere quei pochi oggetti valore che erano già riusciti a mettere assieme.

Quel fendente micidiale, insomma, sarebbe stato soltanto il tentativo di guadagnarsi una via di fuga, ma l’entità delle lesioni lascia pensare che l’autore abbia messo in conto conseguenze anche peggiori per il malcapitato, che non avrebbe avuto scampo se non fosse stato per l’intervento dei sanitari.

l.amato@luedi.it 

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