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MATERA – E’ stato presentato sabato 24 gennaio, massacrato dalle polemiche 48 ore dopo, con 15 mila tweet di critiche. Il sito istituzionale www.verybello.it, insomma non ne ha azzeccata nemmeno uno.
E non lo ha fatto nemmeno con Matera a cui dedica uno spazio nella sezione “feste tradizionali” dimostrando di non conoscere a fondo la lingua italiana, confondendo i botti che accompagnano la processione dei pastori (ovvero i fuochi pirotecnici) con quelli che contengono il vino e che, nella fantasia di chi ha redatto il testo e allegato le foto, verrebbero fatto rotolare per strada.
L’omaggio alla città che, come si vede dalla foto in pagina, è prevalentemente riservato al Carro della Madonna della Bruna (di cui peraltro non si parla in quel testo di presentazione) registra dunque un altro scivolone dopo quelli che tutta Italia ha imputato ai realizzatori del sito (costato 34 mila euro e senza contenuti in lingua straniera che, invece, sono previsti da febbraio).
L’errore macroscopico sulla città appena designata come Capitale europea della Cultura nel 2019, stride con la definizione diffusa in occasione della presentazione ufficiale, alla presenza del ministro Franceschini (lo stesso che pronunciò il nome della città vincitrice del titolo, il 17 ottobre scorso e che visitò Matera un mese dopo, ndr.): «Dalla Biennale d’arte di Venezia ad Umbria Jazz, dai classici immortali del teatro Greco di Siracusa, fino al festival degli artisti di strada di Ferrara, passando per il Giardino dei Tarocchi di Ninki de Saint Phalle: VeryBello è un nuovo modo di viaggiare in Italia attraverso la nostra straordinaria offerta culturale». Un viaggio che, a quanto pare, deve aver trascurato qualche destinazione o utilizzato fonti inaffidabili.
Il sito che dovrebbe rappresentare lo strumento ideale per un ingresso suggestivo tra le bellezze italiane in occasione dell’Expo di Milano, mostra da subito le sue falle, la sua approssimazione, in un settore come quello turistico in cui nulla può più essere lasciato al caso.
Gli stranieri, è vero, ci riconoscono una fantasia sfrenata, frutto di secoli di scambi commerciali e culturali con tante civiltà, ma in questo caso il sito VeryBello (nome su cui si sono concentrate la maggior parte delle critiche) ha superato se’ stesso.
Per evitare ulteriori equivoci, forse il Comitato che organizza la Festa della bruna, potrebbe cominciare a dotarsi di botti, in legno, per non scontentare i visitatori del sito, già attratti dalle immagini.

a.ciervo@luedi.it

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