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«Sono migliaia i lavoratori, ma anche i precari e i pensionati, scesi in piazza in tutta la regione per dire “no” ad una manovra recessiva e rivendicare immediate azioni per lo sviluppo e per l’occupazione». Da Vibo Valentia dove partecipa ad una delle cinque manifestazioni indette in Calabria dalla Cgil, il segretario generale calabrese Sergio Genco è soddisfatto dei primi dati sull’adesione alla mobilitazione contro i provvedimenti finanziari decisi dal Governo: «In tanti malgrado il periodo non facile in cui ancora molte aziende e le scuole sono chiuse hanno risposto al nostro appello e questo è un fatto di per sè già molto significativo. Qui a Vibo la partecipazione dalla città e dalla provincia è molto alta ed è andata oltre ogni nostra più rosea previsione. Ci sono adesioni di partiti e organizzazioni di base laiche e cattoliche determinate a rivendicare la modifica di questa manovra a dimostrazione che la Cgil ha fatto bene a scendere in piazza. Una richiesta di cambiare impostazione al provvedimento che in Calabria, alle prese con una crisi che ha fatto perdere 82 mila posti di lavoro e con 2.700 aziende che hanno chiesto l’avvio di procedure di mobilità e di cassa integrazione, assume una valenza ancora più forte e determinante».

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