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Ad un evento sulla legalità all’istituto di criminologia invitati i candidati sindaci di centrodestra e centrosinistra ed escluso quello di centro, l’avvocato Franco Muzzopappa che attacca: “Un istituto politicizzato e clientelare”


VIBO VALENTIA – Scoppia il caso dell’istituto di criminologia. E a lanciare la bomba è il candidato sindaco del centro, l’avvocato Franco Muzzopappa, che attacca frontalmente la realtà universitaria guidata dal rettore Saverio Fortunato. L’oggetto della denuncia pubblica dell’aspirante primo cittadino di palazzo Luigi Razza si fonda sull’evento in programma domani 19 aprile prossimo, presso la sede dell’istituto, a palazzo Gagliardi dal titolo “Prevenzione crimine e controllo del territorio a Vibo Valentia” che – come da locandina – vedrà la presenza di esponenti di centrodestra e centrosinistra nonché i rispettivi candidati sindaco, ma non Muzzopappa che, ovviamente, è andato su tutte le furie parlando di “clientelismo e discriminazione”, messi in atto nell’occasione.

E le accuse del noto penalista – proverbiali per la sua schiettezza – sono taglienti come una lama col burro caldo: “Non ci sono parole nel vedere che l’Istituto di Criminologia di Vibo non è che un luogo politicizzato in cui il comune denominatore non solo è la discriminazione ma anche il privilegiare addirittura esponenti politici che al suo interno svolgono un ruolo. Se non è clientelismo, per giunta della peggior fattura, questo… Forse l’unico termine appropriato è il seguente: vergognoso”.

Il candidato primo cittadino del polo centrista va pi nello specifico della denuncia: “La discriminazione a cui faccio riferimento è stata artatamente e scientemente messa in atto contro uno schieramento politico, quello che ho l’onore di guidare, in lizza per le elezioni comunali della città di Vibo, che a differenza degli altri, ha le maggiori possibilità di vittoria, tra l’altro già al primo turno. Contrariamente ai candidati sindaci ed esponenti di centrodestra e centrosinistra presenti nel cartellone, né il sottoscritto, in qualità di candidato primo cittadino di Vibo, né alcuno dei rappresentanti della coalizione di centro, figura tra i relatori e questo, già di per sé, rappresenta un fatto gravissimo che lede quella legge sulla par condicio che l’Istituto dimostra di non conoscere o, peggio, di violare volutamente”.

Muzzopappa a questo punto invoca l’intervento del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara presso il quale ha annunciato una interrogazione parlamentare che sarà affidata alla deputazione dell’area centrista e la richiesta di una ispezione presso l’istituto del cui rettore chiede le dimissioni: “Sarebbe interessante sapere cosa potrebbe pensare il ministro di tutto questo e se non ritenga di intervenire chiedendo le dimissioni con effetto immediato del rettore dell’istituto di Criminologia, che francamente fatico e non poco a definire “Magnifico”, il quale, per dare un tono di credibilità e spessore all’evento, ha raggirato le organizzazioni sindacali di categoria, che sono le vittime inconsapevoli di questo sistema clientelare, dietro la falsa promessa di affrontare il problema della sicurezza. Ecco perché chiederò l’intervento del ministro attraverso la deputazione calabrese della nostra area politica che preveda anche una ispezione presso l’Istituto che gode del favore di avere gratuitamente i locali dal Comune. Privilegio che verrà meno in caso di mia elezione a sindaco perché è giusto che non ci siano figli e figliastri”.

L’avvocato, per rafforzare la sua tesi, tira in ballo due personaggi politici che svolgono attività nell’istituto e che figurano tra i relatori dell’evento: il consigliere comunale Stefano Luciano e il coordinatore provinciale di FdI, Pasquale La Gamba: “Curiosamente, proprio tra le figure chiamate a intervenire – argomenta al riguardo –  ve ne sono due che prestano servizio all’interno di questa realtà universitaria, il primo come docente, il secondo come addetto alla comunicazione, i quali altri non sono che un consigliere comunale di minoranza del Comune di Vibo, che non solo millanta simboli di partito che non ha (il riferimento è ad “Azione”, ndr), ma che ha dimostrato di disconoscere il termine coerenza (ricordando i passaggi tra varie aree politiche, ndr), e il coordinatore provinciale di un partito che a Vibo Valentia, per come mi dicono, non è neanche in grado di chiudere la lista elettorale”.

Muzzopappa ha infine voluto ricordare un aspetto sul quale ha puntato il dito da quando è stato ufficialmente investito della candidatura: “Solo pochi giorni addietro avevo denunciato una serie di manovre poco limpide che tendevano a danneggiare il Polo di Centro e che, a ben vedere, continuano ad essere messe in atto da quelle manine nascoste dietro le quinte che pensano di indebolirci ma che invece non solo dimostrano tutta la loro goffaggine ma finiranno col sortire l’effetto esattamente contrario perché i vibonesi hanno capito da tempo, e adesso ancor di più chi pesca nel torbido e chi invece, noi, mette sul tavolo principi ispirati alla trasparenza e alla legalità. Principi che porteranno il Polo centrista alla vittoria e loro alla rovinosa sconfitta”, ha concluso.

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