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VIBO VALENTIA – Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Questa l’ipotesi di reato per la quale la Procura di Vibo Valentia ha chiuso le indagini nei confronti di tre imprenditori del Vibonese, amministratori del «501 hotel», la struttura alberghiera più nota della città di Vibo. Gli indagati sono i fratelli Giuseppe e Giovanni Mancini, di 40 e 37 anni, componentii del Consiglio di amministrazione dell’hotel 501, e Sergio Casati, 51 anni, presidente del Consiglio di amministrazione della struttura alberghiera. Secondo l’accusa gli indagati avrebbero fatturato solo parzialmente i ricavi di eventi e matrimoni in modo da integrare i presupposti per la Cassa integrazione di alcuni lavoratori impiegati invece nelle ore di non occupazione coperte dalla C.i.g. Altra contestazione è poi quella di aver utilizzato altri lavoratori in nero in aggiunta a quelli già interessati dalla Cassa integrazione. In tal modo, dal 2010 ad oggi, secondo la Procura sarebbe stata truffata l’Inps, ente erogatore delle prestazioni assistenziali.

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