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UNA brutta pagina, tra le peggiori della “perla del Tirreno”, che non fa che alimentare l’idea di una località turistica con tutte le potenzialità per essere la numero uno, ma che continua a farsi del male da sola. La denuncia arriva dall’avvocato e produttore Angelo Calculli.   In pochi mesi ha fatto della proprietà ereditata dal padre un piccolo ma accogliente B&B, che non è solo una struttura turistica ma soprattutto una vera e propria casa della cultura. Ha ospitato personaggi di spicco, nazionali e internazionali, del mondo dell’arte, dello spettacolo della cultura. Ha promosso una rassegna i cui proventi sono stati destinati al restauro di una chiesa di Maratea. Ha contributo a rendere quella del 2014 un’estate con un’offerta più ricca nella località tirrenica, da troppo tempo lontana dagli antichi splendori. Un impegno, quello di Calculli, sostenuto senza contributi pubblici di alcun tipo. Animato dal desiderio di ridare lustro alla città a cui è legato da quando era bambino, e accrescerne il prestigio.

Oggi, ancora nel pieno dell’estate, nonostante i successi conseguiti, il produttore del cortometraggio “Sassiwood”, recentemente premiato con il Globo d’oro, ha deciso di mettere fine a questa esperienza.

Il Sea Sunset Relais non sarà più un B&B. Calculli continuerà a ricevere i suoi ospiti ma in forma esclusivamente privata. «Investire a Maratea è impossibile se non sei di Maratea», dice al Quotidiano. E il perché lo spiega in questa lunga denuncia che pubblichiamo di seguito 

 

di ANGELO CALCULLI

MARATEA – Puntuale come un orologio svizzero la macchina amministrativa e burocratica si scatena contro il piccolo B&B relais Seasunset a Maratea. Saranno stati i clamori dell’estate, la considerevole presenza di “fastidiosi” Vip, le gelosie e le maldicenze, le denunce e le pressioni  di personaggi che vivono sull’alto della montagna, sull’“altro Pianeta” ma sta di fatto che da tre giorni il relais è preso d’assalto dalla polizia municipale e da funzionari comunali che nonostante la presenza di importanti ospiti si aggirano per la struttura violando la privacy e trasmettendo una impressione negativa del relais agli increduli ospiti.

E così Alessandro Haber e l’attrice Antonella Bavaro accorciano la vacanza, il regista Zangardi fugge, l’orafo toscano Bozzi con la compagna decidono all’improvviso di partire.

Preoccupato ho inviato un telegramma per annullare la prenotazione di due divi hollywoodiani il cui arrivo era previsto per il 28 e che avrebbero dato ulteriore lustro internazionale a Maratea.

Non posso tollerare che ospiti così importanti che addirittura ci avevano chiesto di essere completamente soli, senza altri ospiti e addirittura forse senza di noi, possano assistere a questo continuo accedere di autorità che vengono a tenere pubbliche lezioni sugli impatti ambientali di una struttura che esiste dagli anni 60 e che paesaggisticamente contribuisce, per come è tenuta e curata, ad abbellire i luoghi non certo a deturparli come altre strutture che ergono bianche come pugni in un occhio dalla montagna. Pagherò la penale ma non posso tollerare che i “professori della municipalità” si comportino in questo modo dando urgente e immediato credito, così come ci hanno dichiarato, a denunce anonime e a pressioni che provengono dall’alto. Maratea ha beneficiato di me io non ho beneficiato di Maratea per colpa di burocrati gretti e pilotati. Un piccolo relais di 5 camere è oggetto di tanta invidia solo perché chi lo conduce ha relazioni con il mondo dello spettacolo da anni.

Che lo sappiano tutti: io ho ospitato tutti gratuitamente, senza chiedere il rimborso nemmeno dell’acqua minerale. L’ho fatto perché io produco film e musica e poco mi interessa del ritorno economico delle camere. Avevo in animo questo inverno di adibire una parte delle strutture a studio di registrazione e di montaggio video per ospitare a Maratea musicisti, cantanti e attori che avrebbero potuto, nella stagione invernale, frequentare Maratea per lavorare e soggiornare in totale relax facendo parlare di questo luogo meraviglioso al mondo intero.

Mi sono attivato per le immagini negli aeroporti, per programmi tv con Maratea partecipe e infine, visto l’incarico di Direttore Artistico delle Tremiti, per organizzare il Festival dei Mari per il 2015 gemellando le Tremiti e Maratea. Tutto inutile per colpa di “obiettori di coscienza” che però per opportunismo portano la “pistola”. Tutto inutile perché “il professore della municipalità”, con la sua minilaurea, decide di presentarsi nel bel mezzo della estate a tenere lezioni in terrazzo sugli “ impatti ambientali”.

Gravissimo se consideriamo che  affianco a me poi si erge una “Bestia”, un vero ecomostro che impatta non solo sull’ambiente , non solo sul paesaggio ma anche sulla salute della gente, sulla salubrità dei luoghi.

Gli ospiti di questa mostruosa struttura? Non fastidiosi Vip ma Topi, ratti di ogni dimensione, vipere, masserizia abbandonate, rifiuti di ogni genere e tipologia, escrementi. E la “Bestia”  nessuno la guarda, nessuno la controlla perché nessuno la può controllare: è abbandonata.

E la piscina della “Bestia”? Bhe di sicuro per i professori non costituisce  impatto ambientale quella specie di vasca in cemento che si è venuta a creare e che raccoglie acque arruginite e le scarica sulle teste della gente che balnea subito sotto la pendice. Dio mi guardi dall’avercene con i proprietari che non conosco e che avranno le loro buone ragioni per tenerla in quello stato, ma non posso esimermi dall’affermare che li “il professore del Diritto Ambientale”, il controllore che orgogliosamente mi ha detto che lui chiude tutto se vuole, l’uomo a cui piace che le “Belle” diventino “Bestie” domate, quell’uomo lo sguardo lì non lo volge.  Gli ecomostri abbandonati a Maratea  non danno fastidio. Ma questa, questa era la casa di mio padre, la casa di un signore, non può essere un piccolo B&B, non può fare attività: è giusto che torni ad essere una casa dove io finchè avrò vita lotterò per poter ospitare gratuitamente il mondo dell’arte, del cinema e della musica con uno spot che promuoverò su tutti i social e con tutti i mezzi che ho.

Ho sporto denuncia alla Autorità Giudiziaria rivolgendomi agli avvocati Nicola Buccico e Rosa Marino affinchè la verità venga fuori, affinchè coloro che hanno dichiarato di essere venuti a controllare solo perchè pressati, perchè mandati, vengano allo scoperto dicendo la verità, dicendo chi e cosa c’è dietro. 

Voglio comprendere la rete di relazioni che si muove dietro questo paese e che realmente lo governa.  Voglio capire il perchè di tanto accanimento dopo tutto ciò che ho fatto per questo paese in così poco tempo mettendoci cuore e passione in memoria di un uomo, mio padre, che amava questo paese ma che più volte mi aveva detto: «Stai lontano, non è come sembra, non è un paese che accetta bene i forestieri».

Mio padre si riferiva non al popolo, alla gente comune di Maratea, si riferiva a quel piccolo nucleo di persone portatori di un cancro talmente violento che uccide le “Belle” e le trasforma in “bestie”.

Rappresentazioni gratuite, raccolta fondi per la chiesa, spettacoli offerti e sostegno forte e totalmente gratuito alla settimana del cinema, questo abbiamo fatto in poco tempo a Maratea e per Maratea. Storie di un territorio che vuole implodere perchè non ha la capacità amministrativa di gestire il progresso, lo sviluppo il benessere.

Non mi appassiona sapere se ci sono altre strutture in regola o meno, se ci sono B&B dove i proprietari effettivamente risiedono come per legge, se ci sono spiaggie e lidi autorizzati o no, se i metri di spiaggia concessa corrispondono a quelli effettivamente utilizzati. Non mi appassionano le voci che dicono che nel Municipio di Maratea  vi siano coalizioni pro e contro la nostra struttura. Ne quelle che parlano di “vendette”  per quando mio padre aveva il Santavenere.

Ho deciso di chiudere con dignità la attività di B&B, ma non posso negare che mi appassiona invece il giudizio della gente perbene che ha frequentato la nostra casa ricevendo a titolo completamente gratuito ospitalità e cordialità.

Il mio invito a questa giovane amministrazione comunale, forse un pò priva di esperienza, di carattere e di polso è di utilizzare meno professori e più uomini di buon senso, e soprattutto di far capire alla gente chi amministra veramente, chi c’è dietro le quinte di questa indefinibile scenografia.

Fino ad allora il mio consiglio a chi vuole investire a Maratea è: venite qui e compratevi una bella casetta, magari la mia così scappo via, ma se venite qui ad impiantare attività economiche e commerciali pensateci bene prima e magari la notte rivolgete una preghiera a mio padre che forse in sogno vi erudirà sulle umane vicende di questo luogo. Oggi, purtroppo il mio pensiero, il mio sguardo si volge al cielo e vede tra le chiare nubi Francesco Calculli e Stefano Rivetti che se la ridono di me.

 

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