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CATANZARO – Se Maometto non va alla montagna, magari la montagna può pensare di agire da sola. E la montagna, in questo caso, ha il colore e lo spessore della solidarietà femminile. Qualche giorno fa abbiamo parlato del caso di Annarita, giovane catanzarese da un anno impegnata nella sua battaglia contro il cancro. Deve fare la mammografia di controllo tra aprile e maggio e al centro unico delle prenotazioni, Cup, dell’ospedale “Pugliese” le dicono che può attendere fino a novembre. 
Da paziente oncologica non ha alcuna priorità. Lo abbiamo scritto venerdì scorso e, nel pomeriggio di ieri, la risposta – forse la più importante – arriva da un’altra donna catanzarese. «Leggo del disagio della giovane colpita da cancro al seno – ci scrive C. M. -. Io effettuo ogni due anni la mammografia di screening e mi trovo la prenotazione per il prossimo mese di maggio. Dal momento che non ho urgenza nell’eseguire questo esame, sarei ben disposta a scambiare la mia prenotazione con quella della ragazza dell’articolo».
La ragazza dell’articolo, lo ricordiamo, al termine del ciclo di chemioterapia che inizia nel marzo dello scorso anno e con il controllo ecografico che necessariamente deve fare entro il mese di maggio, si è sentita dire di non aver diritto ad alcuna priorità come paziente oncologico, così ha disposto la direzione sanitaria dell’ospedale “Pugliese”. 
Salvo poi, sempre dal Cup, correggere questa versione con un’altra (se possibile) ancora peggio: i posti “riservati” ai malati sono terminati, non si può fare. La mammografia può farla a novembre.
Non lo sapevamo, eppure – ascoltando le parole di Annarita – abbiamo scoperto come nella nostra sanità esistano le prenotazioni a numero chiuso!
Nella serata di ieri, abbiamo così informato Annarita della disponibilità mostrata da una donna catanzarese. Se qualcosa nel nostro sistema sanitario evidentemente non va, ci arriviamo in un modo diverso.
Ma ci arriviamo. «Se davvero le cose stanno così – ci dice Annarita – se è possibile muoversi in questo modo, sarò felice di poterlo fare. Ho necessità di fare questo esame e nei tempi stabiliti. Se questa ragazza sarà così gentile da cedermi la sua prenotazione vorrà dire che eviterò di cercare l’amicizia influente utile al caso, unica altra strada, a quanto sembra, per ottenere un mio sacrosanto diritto».

CATANZARO – Se Maometto non va alla montagna, magari la montagna può pensare di agire da sola. E la montagna, in questo caso, ha il colore e lo spessore della solidarietà femminile. Qualche giorno fa il Quotidiano ha raccontato il caso di Annarita, giovane catanzarese da un anno impegnata nella sua battaglia contro il cancro. Deve fare la mammografia di controllo tra aprile e maggio e al Cup, centro unico delle prenotazioni, dell’ospedale “Pugliese” le dicono che può attendere fino a novembre. Da paziente oncologica non ha alcuna priorità. Mel pomeriggio di ieri, la risposta arriva da un’altra donna catanzarese. «Leggo del disagio della giovane colpita da cancro al seno – ci scrive C. M. -. Io effettuo ogni due anni la mammografia di screening e mi trovo la prenotazione per il prossimo mese di maggio. Dal momento che non ho urgenza nell’eseguire questo esame, sarei ben disposta a scambiare la mia prenotazione con quella della ragazza dell’articolo».

Annarita, al termine del ciclo di chemioterapia che ha iniziato nel marzo dello scorso anno e con il controllo ecografico che necessariamente deve fare entro il mese di maggio, si era sentita dire di non aver diritto ad alcuna priorità come paziente oncologico, così ha disposto la direzione sanitaria dell’ospedale “Pugliese”. Salvo poi, sempre dal Cup, correggere questa versione con un’altra (se possibile) ancora peggio: i posti “riservati” ai malati sono terminati, non si può fare. La mammografia può farla a novembre.

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