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Un piano d’attacco per il rilancio del calcio italiano, un 4-3-3 per giocare “La partita per il futuro”, non a caso il titolo del programma di 128 pagine depositato ufficialmente stamattina. Dopo il primo, breve mandato, Gabriele Gravina si candida ufficialmente per guidare la Federcalcio anche nel quadriennio 2021/2024. Lo fa con idee chiare, ribadendo innanzitutto l’orgoglio per il lavoro fatto in questi due anni in via Allegri. “Abbiamo chiuso il primo tempo 2-0 e palla al centro – sottolinea Gravina nella conferenza di presentazione della sua candidatura -. Abbiamo fatto davvero tanto considerando il periodo straordinariamente difficile da gestire. Sono contento, ma ora ci sono dei punti importanti da portare avanti per il futuro. Per questo ho voluto individuare una nuova strategia, giocheremo con un modulo offensivo e tutto votato all’attacco, il mio 4-3-3 per il rilancio del calcio italiano: in difesa il sistema delle regole, a centrocampo la gestione, mentre in attacco punta centrale sarà la sostenibilità con ai lati il patrimonio dei nostri giovani e la riforma dei campionati”.
“Dobbiamo lavorare molto sul principio della sostenibilità – prosegue Gravina illustrando i piani per il prossimo quadriennio – dare senso concreto a questo concetto con il miglioramento del rapporto costi-ricavi e il riequilibrio delle risorse. Io sono preoccupato non solo e non tanto per la mancanza di liquidità, ma per le condizioni che l’hanno generata: dobbiamo agire eliminando le cause che hanno generato questa tensione finanziaria, bisogna lavorare per aumentare l’appeal del nostro calcio e per la rivisitazione dell’area del professionismo, del semiprofessionismo e anche del dilettantismo. Dobbiamo educare, cambiare culturalmente quella logica di gestione e spesa che oggi non consente di rendere sostenibile un settore economico molto importante”. Nel ribadire l’orgoglio per aver ottenuto “la designazione di cinque componenti su sei, le tre Leghe professionistiche e le due componenti tecniche quasi all’unanimità, una testimonianza di grande stima e considerazione per quanto è stato svolto”, Gravina attende ora la designazione della Lega Nazionale Dilettanti dell’attuale vicepresidente vicario della Figc Cosimo Sibilia, che potrebbe decidere di sfidarlo nell’assemblea elettiva convocata a Roma il prossimo 22 febbraio.
“Non so se ci saranno altre candidature, manca solo la designazione della Lega Nazionale Dilettanti, ma è un problema che non mi sono posto e non me lo pongo – spiega Gravina -. Io ho cinque designazioni su sei, un messaggio forte del mondo del calcio che vuole andare avanti con questa governance e questa presidenza. Ho accettato questa investitura, mi assumo le responsabilità: poi ci sarà eventualmente un confronto democratico aperto qualora dovesse esserci un’ulteriore candidatura”. Intanto il presidente della Figc ha idee precise anche nelle relazioni con le altre istituzioni, sportive e non. A cominciare dal Governo, con cui “ho avuto un ottimo rapporto, positivo, costruttivo”, ammette Gravina fissando il prossimo obiettivo. “Dobbiamo incidere un po’ di più per cercare di ottenere maggiore considerazione e far capire quanto sia fondamentale, nell’ambito di un’economia di mercato, l’impatto socio-economico del nostro mondo, perché mi pare che questo aspetto sia ancora sottovalutato”.
Per quanto riguarda il Coni, che rinnoverà le proprie cariche a maggio, Gravina ha ribadito che, qualora dovesse venire rieletto in Figc, sosterrà Giovanni Malagò. “Abbiamo instaurato un rapporto molto costruttivo e positivo a vantaggio dello sport italiano – osserva il numero uno della Figc – Quando c’è dialettica ci possono essere punti di condivisione e anche forme di contrasto: noi ne abbiamo avuti diversi ma questi hanno portato sempre più a rafforzare i nostri rapporti. Per questo motivo ho già dichiarato che appoggerò la sua candidatura come presidente del Coni”. Per il momento Gravina aspetta il rinnovo delle cariche di tutte le componenti del mondo del calcio, definendo “sterili e antidemocratiche” le polemiche e il ricorso della Salernitana sulle modalità di voto dell’assemblea della Lega Serie B che ha confermato Mauro Balata, rinvia il rinnovo di Mancini (“Ha due anni di contratto, non è una priorità”) e guarda con un auspicio alla riapertura degli stadi: “È molto difficile oggi fissare una data vista la situazione della pandemia, ma spero che tutti i vaccinati possano partecipare alle competizioni sportive. Sarebbe un messaggio importante per il nostro Paese e un premio straordinario per i medici e gli operatori sanitari”.
(ITALPRESS).

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