X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

ROMA (ITALPRESS) – Ancora due settimane e poi si vedranno Roma e l’Italia dall’alto prima di raggiungere Tokyo. Manca davvero poco, gli ultimi allenamenti, lo studio degli avversari e anche un pò di relax, per allontanarsi mentalmente da quella pressione che un appuntamento come una Olimpiade genera inevitabilmente. Poi via, destinazione Giappone. L’Italia del taekwondo torna a correre per la medaglia dei cinque cerchi con 3 atleti: Simone Alessio, Vito dell’Aquila (nelle Olimpiadi) e Antonino Bossolo (nelle Paralimpiadi). “Questo è gia un importante risultato raggiunto – spiega il direttore tecnico Claudio Nolano – C’è stato un ricambio generazionale e adesso abbiamo dei ragazzi che hanno dimostrato nelle qualificazioni di poter far parte dell’elite mondiale del taekwondo. Ora possono e devono dimostrare di poter fare un grande risultato, devono dimostrare di avere qualcosa in più degli altri. Hanno tutti e tre la possibilità di arrivare fino in fondo. Cosa serve per l’oro? Essere perfetti. Noi siamo andati alla ricerca del dettaglio, per migliorarlo il più possibile andando alla ricerca della perfezione. Sicuramente hanno tutti e tre le qualità tecniche per riuscirci”. “L’obiettivo è non lasciare nulla al caso, nella speranza di riuscire a centrare le aspettative, non solo le mie ma quelle del nostro movimento – racconta Simone Alessio – La qualificazione ha rappresentato qualcosa di speciale. Anche perchè venivamo da un anno horribilis. Ora vediamo cosa accadrà”.
Ostenta grande sicurezza nei propri mezzi Vito Dell’Aquila. “Mi sono allenato, mi sono preparato anche mentalmente. E’ stato particolarmente difficile. Poco dopo la qualificazione è arrivata la pandemia e siamo stati costretti a rinchiuderci e a modificare tutti i programmi. Ma ora ci siamo, senza se e senza ma. Siamo pronti. Sono pronto. Mi sono allenato tanto e bene, sacrificandomi davvero molto. Cosa serve per vincere una Olimpiade? Credo comunque che le cose più importanti siano una preparazione atletica perfetta e tanta, tanta testa. Bisogna concentrarsi su una sfida per volta, sapendo che nessuna sarà facile. Nessun avversario deve essere sottovalutato. Dovremo scendere in campo dando anima e corpo”. Per la prima volta alle Paralimpiadi sarà presente anche il taekwondo. E’ l’Italia ci sarà, grazie ad Antonino Bossolo. “Sono prontissimo. Ho lavorato davvero molto in questi anni. E sono cambiato. Ho acquisito tanta esperienza e mi sento un atleta diverso, preparato, completo”. Anche Bossolo tiene a sottolineare il grande lavoro di gruppo fatto con Nolano in questo periodo di preparazione: “Vi posso garantire che siamo stati un gruppo davvero bellissimo. Uniti, compatti, disponibili a scarificarci l’uno per latro. E il lavoro fatto da chi a Tokyo non potrà esserci, è stato davvero incredibile. Dovremo lottare e dare il massimo pensando non solo ai nostri sacrifici ma a quelli degli altri. E speriamo di non deludere nessuno”.
(ITALPRESS).

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE