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ROMA (ITALPRESS) – Un percorso sempre più orientato verso la dimensione di vera e propria “impresa sociale”, ma anche un fondamentale presidio sul territorio e uno strumento strategico per accompagnare e sostenere la tutela e la valorizzazione del benessere della comunità nazionale. Il Bilancio Integrato Figc, giunto alla sua decima edizione, ha permesso nel tempo di analizzare l’evoluzione del modello di gestione della Federazione, che conta 1,5 milioni di tesserati e che, limitando il discorso soltanto al professionismo, permette al Sistema Paese di ottenere un ritorno in termini fiscali e previdenziali pari a 20,5 euro per ogni euro investito, generando un eccezionale impatto socio-economico.
Oltre a rappresentare un settore industriale di grande rilevanza (quasi 7 miliardi di euro di ricavi diretti e un impatto sul Pil italiano di 12,4 miliardi di euro), l’ecosistema calcio prosegue nel suo impegno nell’ambito dei diritti umani e della tutela ambientale: quasi un milione di studenti è stato coinvolto nel macro-progetto “Valori in Rete” promosso dal Settore Giovanile e Scolastico e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e oltre 50mila corsi di formazione/istruzione sono stati erogati dalla Figc sul tema del safeguarding.
“Per la sua capacità unica di unire persone, territori e generazioni, il calcio ha una responsabilità che va oltre la competizione e la performance – afferma il presidente Gabriele Gravina – Per questo la Figc ha deciso di intraprendere un percorso convinto e strutturato nel campo della sostenibilità sociale e ambientale. Vogliamo che il calcio diventi un vero e proprio motore di cambiamento, capace di produrre valore duraturo, materiale e immateriale, per la comunità”.
“Questo documento – ha aggiunto Gravina – rendiconta i risultati ottenuti in un anno di straordinaria evoluzione, dove abbiamo abbracciato sfide che sembravano distanti dal nostro mondo e che, invece, hanno generato un impatto molto positivo. Inclusione, valorizzazione dei giovani, educazione, tutela della salute e dell’ambiente, sono solo alcuni dei temi che fanno oggi del calcio una piattaforma sociale senza eguali, che merita ancora maggiore attenzione per l’impegno e per i risultati a vantaggio della società civile”.
La maglia azzurra continua a rappresentare il cuore pulsante dell’azione federale: nel 2023-2024 le 20 Nazionali hanno giocato 226 partite, con la convocazione di 707 calciatori e calciatrici. La Nazionale A maschile si è qualificata per la terza stagione consecutiva alla seconda fase della Nations League ed è stata eliminata negli ottavi di Euro2024, mentre quella femminile ha ottenuto il secondo posto nel girone della Nations League e nel corso del 2025, per la prima volta, è riuscita a qualificarsi agli Europei femminili in tre categorie nello stesso anno, raggiungendo le semifinali nelle tre competizioni; grazie a questi risultati, l’U19 e l’U17 si sono qualificate per le rispettive edizioni dei Mondiali, mentre agli Europei le Azzurre hanno sfiorato la qualificazione alla finale, perdendo solo contro l’Inghilterra nei tempi supplementari della semifinale.
Un match che ha prodotto ascolti tv in Italia pari a quasi 4,1 milioni, il secondo dato più alto nella storia del calcio femminile italiano. È proseguita anche la crescita delle Nazionali giovanili maschili, con la vittoria nel corso del 2024 del titolo europeo Under 17, il primo nella storia del calcio italiano, dopo la conquista dell’Europeo Under 19 e del secondo posto al mondiale Under 20 (2023), mentre nel 2025 la Nazionale Under 18 ha ottenuto la prima storica medaglia di bronzo al Mondiale di categoria. Straordinaria la performance della Nazionale di beach soccer: gli Azzurri hanno ottenuto il secondo posto mondiale ed europeo nel 2024 (dopo il titolo continentale vinto l’anno prima) per poi tornare campioni d’Europa nel 2025. Oltre allo sviluppo delle Nazionali, nel 2024 la Federazione ha anche portato avanti tutti gli altri principali programmi strategici di riferimento, a cominciare dalla valorizzazione dell’attività giovanile, a livello sportivo, educativo e sociale.
Da rimarcare, in particolare, l’accordo quadro tra Figc e MIM, finalizzato a promuovere l’attività sportiva e sensibilizzare i giovani al rispetto, al tifo corretto e all’inclusione; nell’ambito del macro-progetto di attività didattiche, motorie e socio-educative “Valori in Rete”, tra il 2016 e il 2024 è stato coinvolto quasi un milione di studenti.
Altro tema di sempre maggior centralità nell’azione federale è quello della sostenibilità: la Federcalcio rappresenta infatti la prima federazione sportiva in Italia ad aver presentato una propria strategia, ispirata all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e alla strategia di sostenibilità Uefa, con l’identificazione di più di 60 KPI (Key Performance Indicators) e 70 obiettivi strategici chiari, misurabili e monitorabili, che il calcio italiano, inteso come unico ecosistema, intende raggiungere entro il 2030 su 11 diverse policies comprese nell’ambito dei diritti umani e della tutela ambientale: antirazzismo, safeguarding, uguaglianza e inclusione, calcio per tutte le abilità, salute e benessere, sostegno ai rifugiati, emergenza e diritti, economia circolare, emergenza climatica, sostenibilità degli eventi e delle infrastrutture.
Nel corso del 2024 è stata inoltre lanciata “Sostenabilia” (www.sostenabilia.it), piattaforma multimediale creata per valorizzare e raccogliere in un unico contenitore tutte le iniziative sviluppate nell’ambito della strategia di sostenibilità sociale e ambientale della Figc. Considerando il percorso verso il futuro, rimane centrale il tema dell’ammodernamento delle infrastrutture sportive, fortemente connesso a quello dei grandi eventi calcistici di livello internazionale.
Il profilo di eccellenza del nostro Paese e del sistema calcio nell’organizzazione di queste manifestazioni è stato confermato in più occasioni, all’interno di un percorso strategico di medio-lungo termine, finalizzato a valorizzare l’eredità positiva e la legacy dei grandi eventi. Dal 2009 a oggi sono stati nove gli eventi organizzati: due finali di Champions League maschile, due di Champions femminile, una di Europa League, l’Europeo Under 21 del 2019, le quattro gare di Euro2020, le Finals di Nations League 2021 e, più recentemente, la Supercoppa Europea 2025, ospitata (per la prima volta in Italia) nell’agosto 2025 a Udine, evento che ha permesso di confermare una volta di più la qualità e l’efficienza di un “modello italiano” di successo. Passando ai grandi eventi futuri, risultano da rimarcare le recenti assegnazioni della Final Four della Champions League di futsal 2026 (Pesaro) e dell’Europeo U19 femminile 2029 (Abruzzo e Marche), insieme all’affidamento all’Italia e alla Turchia di Euro2032 che rappresenterà un volano decisivo per programmare una nuova generazione di impiantistica sportiva applicata al calcio in Italia, ma anche una grande opportunità per attrarre visitatori, investimenti, visibilità e creare momenti di partecipazione e orgoglio collettivi, generando un valore aggiunto eccezionale, in grado di incidere direttamente e positivamente sul miglioramento della qualità della vita delle nostre comunità.
-Foto IPA Agency-
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