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CATANZARO – Ivan Cardamone è, di nuovo presidente del Consiglio comunale. La maggioranza alla fine la spunta sui franchi tiratori e pone sul seggio più alto del civico consesso il proprio uomo. Tuttavia la scelta di Cardamone non convince il dissidente pidellino Sergio Costanzo, assente alla seduta. Ad uscirne vincente è Mimmo Tallini che in questo modo piazza il suo uomo alla guida dell’aula che ospita la massima assemblea cittadina. E lo fa, tra l’altro, in un clima di ritrovata compattezza fra le varie anime della maggioranza che sostiene il sindaco Sergio Abramo alla guida della città. Dopo il flop della volta scorsa, la maggioranza mostra, quindi, i muscoli. Sarebbero bastati 17 voti per eleggere il presidente. Ma, questa volta dopo due flop, si è voluto ritrovare la piena compattezza e in venti hanno scelto Cardamone. La minoranza, dal canto sua, decide per la non belligeranza e lascia in bianco la scheda e affida alla squadra di Abramo la responsabilità dell’elezione. Anzi, l’opposizione fa di più, infatti, bissa la scelta della scheda in bianco anche per l’elezione del vicepresidente. L’opposizione rifiuta, quindi, l’incarico mentre la maggioranza, a questo punto, affida la poltrona a Tommaso Brutto. Il consigliere della lista Catanzaro con Abramo viene eletto con venti voti favorevoli, undici schede in bianco ed una scheda nulla.

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