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I promotori dell'iniziativa

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BARI – A, B, C… SUD. Quali sono le parole per dirlo? Anche nella fase della ripresa post-Covid – in cui tutti confidiamo – il Mezzogiorno d’Italia resta “invisibile” o inesprimibile, non acquisisce nel dibattito pubblico il rilievo che gli spetta e meriterebbe.

Eppure, il Sud era e resta la grande occasione, finora incompiuta, di un’Italia altrimenti “stanca” e ferma da troppo tempo, ben prima della pandemia.

L’associazione culturale “Donne in Corriera” prova a individuare talune tracce del presente nella tradizione letteraria meridionale, perché tra cultura e società v’è sempre una relazione fervida e feconda.

Quattro parole chiave saranno al centro di altrettanti incontri, ispirati ciascuno a un autore pugliese del ‘900, per cominciare a ridefinire un possibile “Alfabeto del Sud”. È la formula originale, il concept ideato e curato dal giornalista e saggista Oscar Iarussi, direttore artistico dell'”Alfabeto del Sud”.

La rassegna, che comincia il 29 giugno prevede i dialoghi tra Edoardo Winspeare e Silvio Perrella, Nadia Terranova e Giuseppe Lupo, Patrizia Luogo e Onofrio Romano, Gloria Giorgianni e Oscar Iarussi, nella meravigliosa terrazza della Biblioteca De Gemmis della Città Metropolitana.

A ogni autore è stata “abbinata” una parola per un Sud che riprenda a raccontare sé stesso con autenticità e sguardo critico. Abbandono, Incanto, Coraggio, Futuro: ecco il principio dell'”Alfabeto del Sud” che è stato e che verrà.

Gli incontri si terranno tra fine giugno (il 29 e il 30) e luglio (il 20 e il 22) a Bari nella terrazza della Biblioteca De Gemmis della Città Metropolitana, nel cuore di Bari vecchia. «I discorsi sul Sud “annoiano” – dice Iarussi – a meno che non riguardino le vacanze, come se le nostre regioni fossero una riserva dell’immaginario cui attingere contro gli affanni del presente. Beh, non è così e non va bene. In autori come Bodini, Marniti, Di Lascia, Fiore, e nelle loro parole vi sono le premesse e le promesse di un Sud vivido, il cui ruolo sarà cruciale per tutto il Paese».


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