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E mentre tutti gli altri in Sila facevano barbecue, il giorno di Ferragosto, Mario Oliverio fra le sue montagne di San Giovanni in Fiore, anziché arrostire carne, pensava a definire gli ultimi dettagli della sua discesa in campo, per le elezioni regionali di ottobre.

E così, poche ore fa il “vecchio lupo della Sila”, ha fatto annunciare alla Calabria il suo ritorno sulla scena politica, dopo una riunione tenutasi a Reggio, in riva allo Stretto.

L’ex governatore dem, si ricandida alla presidenza della Regione, a capo di due liste, “Oliverio Presidente” e “Democratici progressisti”, gruppo di cui fanno parte gli attuali consiglieri regionali Giuseppe Aieta e Antonio Billari.

Fino all’ultimo, alcuni fedelissimi di Oliverio, hanno tentato un accordo con Luigi de Magistris, candidato governatore di uno schieramento civico. Intesa che non sarebbe stata raggiunta, secondo indiscrezioni trapelate, per l’opposizione a tale discorso di candidati dell’ex pm, ricadenti nella provincia reggina.

Pertanto, chiuso il dialogo con de Magistris, Oliverio ha rotto gli indugi e ora il suo obiettivo sarà raggiungere almeno quell’8% necessario per entrare in consiglio regionale.

«Anche in Calabria e in politica – è scritto nella nota del Coordinamento Comitati Oliverio Presidente – non tutto ha un prezzo. La nostra è, innanzitutto, una battaglia di dignità e di libertà al servizio degli interessi puliti del popolo calabrese. Per quanto ci riguarda su di noi e sulle nostre scelte di stare in campo in maniera autonoma, nella prossima competizione elettorale regionale decideranno esclusivamente gli elettori. A loro è a nessun altro affidiamo il nostro destino politico e la scelta di porci come forza radicalmente alternativa a tutti gli schieramenti in campo. Su questa base i partecipanti alla riunione, che si è tenuta a Reggio Calabria, hanno chiesto a Mario Oliverio di formalizzare la propria disponibilità a candidarsi alla presidenza della Regione nella prossima competizione regionale».

Il centrosinistra allora si frantuma ulteriormente, con tre candidati governatori (Oliverio, de Magistris e Amalia Bruni, sostenuta da Pd e M5s) che dovranno spartirsi una metà della torta, mentre l’altra metà sarà tutta appannaggio di Roberto Occhiuto, unico candidato del centrodestra e per questo superfavorito per la vittoria finale.

Dal fronte che sostiene de Magistris, nell’immediatezza della notizia odierna, non sono arrivati commenti. Dall’entourage di Amalia Bruni fanno sapere, invece, di voler attendere la conferenza stampa di Oliverio, che dovrebbe svolgersi dopodomani.

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