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Il sindaco Maria Limardo

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Torna potabile l’acqua nella zona sud di Vibo Valentia, le analisi sono positive e il sindaco ripristina l’uso dell’acqua a fini umani

SI torna finalmente alla normalità. Sono infatti rientrati i parametri anomali dell’acqua. Parametri che in questi giorni avevano costretto il sindaco di Vibo, Maria Limardo, ad emettere un’ordinanza che vietava l’utilizzo del prezioso fluido in diverse zone del capoluogo di provincia.

Sono infatti stati comunicati oggi pomeriggio al primo cittadino dal responsabile dell’Unità operativa e igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Asp di Vibo, Giuseppe Barbieri, gli esiti degli ultimi esami sui campioni prelevati nei giorni scorsi in vari punti della città. Esiti, come detto, positivi. E così a breve il capo dell’esecutivo di palazzo Luigi Razza ha emesso il tanto sospirato atto amministrativo con il quale revoca quello precedente. L’acqua torna, quindi, potabile a Vibo.

Che la situazione fosse migliorata lo si era appreso lo scorso weekend quando i parametri batteriologici erano rientrati. Consentendo l’uso dell’acqua per l’igiene della persona, lavaggio stoviglie o utensili da cucina, lavaggio apparecchiature sanitarie, per la pulizia della casa e per il funzionamento degli impianti sanitari). Era fatto invece divieto per uso alimentare, igiene orale, lavaggio oggetti per l’infanzia (biberon, contenitori pappe ecc.), lavaggio e preparazione degli alimenti.

Continuava invece ad essere vietato l’utilizzo per scopi alimentari. Le aree interessate erano i quartieri: Moderata Durant (comprese le aree prospicienti la SS 18 in zona Eurospin, Annunziata, Coop), Feudotto, Sacra Famiglia e Affaccio, nonché le aree tra via Olivarella, Viale Giovanni XXIII, il comando provinciale dei vigili del fuoco, le case popolari e viale affaccio nella zona del Conservatorio. Interessate anche le zone comprese tra Via Lacquari, Via Papa Giovanni Paolo II, Via Cesare Pavese, via Bitonto. Anche quelle tra via Alessandro Manzoni (Comando Polizia Stradale, Biblioteca Comunale) e Via Pasquale De Maria.

Per precauzione bisognava attendere gli ulteriori accertamenti dai laboratori di Reggio Calabria arrivati questo pomeriggio, 17 luglio. Esiti positivi che pongono fine all’emergenza scattata ai primi di questo mese.

Restano a questo punto da capire le cause del problema che non sono ancora chiare. Superata questa fase, e in attesa, come detto, dei dati definitivi che saranno, resta da capire le cause che hanno portato al verificarsi dell’emergenza. Nei giorni scorsi il dirigente del settore Manutenzione di palazzo Razza, Emilio Le Piane, aveva riferito che le cause potrebbero essere molteplici. A partire da «rotture di condotte che abbiamo comunque riparato» o la necessitava di immettere una maggiore quantità di cloro. «Tra le prime e le seconde è stato è possibile che si verificasse un miglioramento della situazione». Ad ogni modo la guardia resterà alta e quindi «sarà costante il monitoraggio su tutte le fontanelle e non solo quelle nei centri abitati», aveva concluso.

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