X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

Vibo Valentia, migliorano, ma solo parzialmente, le analisi, il sindaco Limardo procede alla parziale revoca del divieto di uso dell’acqua

L’EMERGENZA idrica sembra ormai destinata a terminare. Infatti, l’Azienda sanitaria provinciale ha comunicato nel pomeriggio del 14 luglio, al sindaco Maria Limardo che le analisi sui campioni prelevati. Nei vari punti della città in cui i valori batterici erano risultati al di sopra della soglia d’allarme avrebbero dato esito positivo. Pertanto la qualità del prezioso fluido sarebbe rientrata nei range previsti dalla normativa.

LEGGI ANCHE: Vibo, migliorano i dati ma resta il divieto di utilizzo dell’acqua pubblica

C’è tuttavia da attendere gli ulteriori accertamenti dai laboratori di Reggio Calabria presso i quali sono stati inviati i campioni. Ma l’ordinanza emessa dal primo cittadino di Vibo – che revoca parzialmente quella del 5 luglio scorso – certifica che l’anomalia è ormai alle spalle. Il divieto di utilizzo dell’acqua a fini potabili aveva interessato diversi quartieri. In particolare Moderata Durant (comprese le aree prospicienti la SS 18 in zona Eurospin, Annuziata, Coop), Feudotto, Sacra Famiglia e Affaccio, nonché le aree tra via Olivarella, Viale Giovanni XXIII, il comando provinciale dei vigili del fuoco, le case popolari e viale affaccio nella zona del Conservatorio; interessate anche le zone comprese tra Via Lacquari, Via Papa Giovanni Paolo II, Via Cesare Pavese, via Bitonto nonché quelle tra via Alessandro Manzoni (Comando Polizia Stradale, Biblioteca Comunale) e Via Pasquale De Maria.

VIBO, MIGLIORANO LE ANALISI, LA NUOVA ORDINANZA SUL DIVIETO DU’USO DELL’ACQUA

La nuova ordinanza precisa che è consentito l’utilizzo dell’acqua per scopi potabili e per il consumo umano. Nello specifico, igiene della persona, lavaggio stoviglie o utensili da cucina, lavaggio apparecchiature sanitarie, per la pulizia della casa e per il funzionamento degli impianti sanitari. È fatto invece divieto per uso alimentare, igiene orale, lavaggio oggetti per l’infanzia (biberon, contenitori pappe ecc.), lavaggio e preparazione degli alimenti.

Superata questa fase, e in attesa, come detto, dei dati definitivi che saranno comunicati lunedì dal responsabile dell’Unità operativa e igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Asp di Vibo, Giuseppe Barbieri, restano da capire le cause che hanno portato al verificarsi dell’emergenza. E al tal riguardo la consigliera Katia Pugliese (e il giorno precedente anche la collega Loredana Pilegi, ma in generale sono stati diversi i componenti del consesso civico a sollecitare risposte all’amministrazione) ha chiesto l’audizione in IV Commissione presieduta da Totò Curello, del dirigente del settore Manutenzione di palazzo Razza, Emilio Le Piane. Questi ha riferito che le cause del problema potrebbero essere molteplici quali “rotture di condotte che abbiamo comunque riparato” o la necessitava di immettere una maggiore quantità di cloro. “Tra le prime e le seconde è stato è possibile che si verificasse un miglioramento della situazione”.

Ad ogni modo la guardia resterà alta. Quindi “sarà costante il monitoraggio su tutte le fontanelle e non solo quelle nei centri abitati”. Ha aggiunto il dirigente il quale ha ribadito che i tecnici hanno eseguito le analisi sui campioni ogni tre giorni. «Già dal 4 luglio cominciava a migliorare. Ad oggi non ci sono grossi problemi e la potabilità si potrà avere a breve. Lunedì, infatti, si avranno i risultati definitivi – perché si stanno effettuando altri controlli su altri elementi batteriologici e/o chimici – ma i dati sono in miglioramento».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE