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Il Comune ordina di razionare l’acqua vietandone l’utilizzo per una serie di attività

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Il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, ha emesso un’ordinanza per evitare sprechi: acqua razionata in tutto il comune fino al 31 ottobre

COME se non fosse bastata l’emergenza idrica (rientrata lunedì scorso) di queste ultime due settimane dovuta ad un elevata presenza di batteri (LEGGI), ecco che arriva una nuova ordinanza da parte del sindaco Maria Limardo. Questa volta non ha a che vedere con la non potabilità dell’acqua quanto piuttosto con il suo utilizzo. Il primo cittadino infatti ha ordinato alla popolazione – con apposito provvedimento amministrativo – di razionare il prezioso fluido ed evitare sprechi. Provvedimento che riguarda tutto il territorio comunale, quindi frazioni comprese, e ha validità fino al 31 ottobre.

La decisione assunta fa riferimento all’assenza di precipitazioni fino ad oggi e a previsioni non incoraggianti. Tale situazione ha determinato una “considerevole riduzione delle risorse idriche evidenziata da uno stato siccitoso e inoltre le previsioni meteo a medio termine inducono il prefigurarsi uno scenario di completa assenza di precipitazioni”.

Evidenziando, pertanto, la necessità ed urgenza di adottare una serie di misure di carattere straordinario finalizzate a governare in modo unitario e maggiormente incisivo l’utilizzo delle risorse idriche disponibili per garantire a tutti i cittadini di poter soddisfare i bisogni primari per l’uso alimentare, domestico e igienico, da Palazzo Razza si è rilevato che la normativa in materia prevede che coloro che gestiscono o utilizzano la risorsa idrica adottino le misure necessarie all’eliminazione degli sprechi ed alla riduzione dei consumi e che, pertanto, tale elemento costituisce riferimento per l’adozione di comportamenti responsabili da parte dei cittadini e dei soggetti comunque transitanti o operanti nel territorio del Comune.

I dettagli dell’ordinanza

“In particolare – è riportato nell’ordinanza – risulta necessaria l’adozione di provvedimenti volti ad assicurare immediata e tempestiva tutela di interessi pubblici, quale la tutela della salute correlata alla piena disponibilità ed al corretto uso delle risorse idriche, che in ragione della situazione di emergenza non potrebbero essere protetti in modo adeguato, ricorrendo alla via ordinaria”.

I provvedimenti sono quindi funzionali a limitare il consumo improprio dell’acqua potabile, per consentire la gestione ottimale della risorsa per i principali usi connessi ad esigenze primarie e sono destinati ad avere efficacia sino al momento in cui cesseranno le condizioni e le ragioni di urgenza che ne rendono necessaria l’adozione.

Andando al cuore dell’ordinanza, che sarà valida fino al 31 ottobre senza limite di orario, viene fatto divieto di impiegare acqua per l’innaffiamento di giardini, orti, campi da calcio con manto erboso, campi da tennis, giardini e parchi; il lavaggio domestico di auto e motoveicoli; il riempimento anche parziale di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino e il funzionamento di fontanelle a getto continuo.

I trasgressori saranno fatti oggetto di una sanzione pecuniaria che può essere anche particolarmente elevata. Ovviamente in caso di sopravvenuti mutamenti delle condizioni meteo- climatiche comportanti significativi attenuamento dell’attuale fenomeno siccitoso ed una maggiore disponibilità della risorsa idrica, l’ordinanza potrà essere anticipatamente revocata. Ma ad oggi le previsioni meteo – almeno per le prossime due settimane – non sono certo incoraggianti.

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