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La Ferrari sul sagrato della chiesa di San Francesco d’Assisi

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MATERA – Una Ferrari sul sagrato di piazza San Francesco d’Assisi scatena le ire dell’Amministrazione comunale ma pone soprattutto in primo piano la questione degli accessi nel centro storico e del rispetto delle norme previste con controlli che risultano evidentemente molto meno rigidi e attenti rispetto a quelli che ci sono in altre parti della città (basti pensare ad esempio ai malcapitati che si sono visti puntualmente rimuovere l’auto o applicare una multa in via La Malfa).

Ieri il sindaco Domenico Bennardi, in una nota ha condannato «il comportamento incivile di chi ha posteggiato una Ferrari sul sagrato della chiesa di San Francesco, proprio sotto le scale dell’edificio sacro. È accaduto sabato mattina in occasione di un matrimonio, suscitando scalpore e disapprovazione collettiva» spiegano dall’amministrazione.

«Quell’auto non poteva né transitare, né sostare in quel luogo. -rimarca perentorio Bennardi- Un comportamento irresponsabile ed irrispettoso del patrimonio pubblico. Con l’ausilio delle telecamere, stiamo accertando l’identità del conducente e del proprietario del mezzo, per capire innanzitutto se avesse il permesso a circolare nella Zona a traffico limitato, mentre certamente non poteva essere autorizzato a salire sul sagrato, né a sostarci per tutto il tempo della cerimonia».

Gli uffici comunali preposti, infatti, non concedono mai questo genere di autorizzazione, come ha confermato l’assessore alla Mobilità Giuseppe Digilio.

«L’auto, peraltro, è stata posteggiata con una ruota su di un lucernaio in vetro, che non può sostenere pesi eccessivi, rischiando di causare una rottura con danni a persone e cose. -spiega Bennardi- Sarebbe bastato un po’ di senso civico, per capire che quelli sono luoghi sottoposti a vincolo e tutela speciale, per la fragilità dei materiali con cui sono realizzati e anche per la loro sacralità. Salire con un’auto sul sagrato di una chiesa -prosegue il sindaco- è come disegnare graffiti su di un monumento.

Per queste ragioni, i responsabili saranno identificati e sanzionati, anche per evitare che gesti come questi possano ripetersi. Quando ci è stato segnalato l’accaduto, abbiamo immediatamente inviato la Polizia locale, ma il matrimonio era già finito. Per il futuro, auspico un maggiore rispetto del patrimonio pubblico e comportamenti più civili affinché il giorno più bello per una coppia, non si trasformi in una spiacevole sanzione. Per fare eventuali foto scenografiche -conclude Bennardi- c’è la vicina piazzetta davanti all’ex Banca d’Italia, che offre ugualmente una vista suggestiva. Perché violare il sagrato di una chiesa con il rischio di danneggiare il patrimonio pubblico, offrendo peraltro un pessimo spettacolo a centinaia di turisti?».

Le ire funeste dell’amministrazione non si sa se colpiranno anche un signore con un’auto straniera che forse tratto in inganno dal navigatore è passato direttamente da via del Corso in piazza Vittorio Veneto attraversandola per intero e uscendo malgrado i pilomatt in maniera rocambolesca e pericolosa su via Roma e via XX Settembre. E chissà se colpiranno anche una giovane automobilista che qualche giorno fa sempre di mattina ha parcheggiato tranquillamente davanti ai pilomatt (alzati) di piazza Vittorio Veneto e ha trascorso piacevolmente la sua mattinata senza colpo ferire.

Insomma forse c’è un problema di controllo sulle aree pedonali che andrebbe accompagnato alle ire dell’amministrazione. Perchè dove non arrivano i cittadini arrivi il Comune. Giusto per evitare che i danni siano ben maggiori in zone altamente attraversate da turisti. A meno che i controlli e i provvedimenti repressivi non sia dedicati solo ad altre aree della città.

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