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Angelo Chiorazzo

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POTENZA – No alle primarie evocate sabato scorso da Angelo Chiorazzo in persona per provare superare la perdurante opposizione a una sua candidatura a governatore di un pezzo importante del fronte di centro-sinistra.

E’ questo il verdetto arrivato, ieri, dall’incontro convocato dal segretario regionale del Pd, Giovanni Lettieri, per rilanciare sull’imprenditore di Senise dopo i “no” incassati la scorsa settimana, da una parte, seguiti dall’apertura dell’aspirante candidato a una consultazione aperta per decidere chi dovrà guidare la coalizione al voto di inizio 2024.

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Nella sede del Pd Basilicata si sono presentati il presidente regionale di Italia viva, Fausto De Maria, e la coordinatrice regionale di Centro democratico, Sonia Topazio, che hanno espresso il loro gradimento rispetto alla candidatura di Chiorazzo. Con o senza il passaggio delle primarie.

Di tutt’altro avviso, invece, il deputato e coordinatore regionale del Movimento 5 stelle, Arnaldo Lomuti, presente nonostante la scorsa settimana si fosse visto bloccare, proprio da Lettieri, il tentativo di avviare una discussione su come superare lo stallo venutosi a creare sulla candidatura del re delle coop.

Col Pd e i laici cattolici di Basilicata casa comune che per mesi hanno lavorato nell’ombra per preparargli il campo, e da fine ottobre sono usciti allo scoperto confidando che il leader nazionale dei 5 stelle, Giuseppe Conte, potesse vincere le resistenze degli attivisti lucani all’amico Chiorazzo. Cosa che a oggi non è avvenuta, sancendo piuttosto una spaccatura all’interno del Movimento sino all’ammutinamento di alcuni dei suoi esponenti, sabato scorso a Potenza, in occasione del lancio della campagna elettorale dell’imprenditore di Senise. Con la sconfessione della linea della non partecipazione all’evento.

Lomuti ha comunicato, senza girarci troppo attorno, l’indisponibilità dei 5 stelle a partecipare alle primarie per la scelta del candidato governatore in Basilicata, che peraltro rappresenterebbero una prima volta assoluta da quando è nata l’intesa tra il Pd, che ha questo strumento – aperto anche ai non iscritti – nel suo statuto, e il Movimento, che invece ha sempre fatto ricorso a consultazioni informatiche riservate soltanto agli iscritti.

Alla richiesta di un aggiornamento a breve per un prosieguo della discussione, inoltre, il coordinatore regionale ha parlato di impegni parlamentari che dovrebbero tenerlo lontano dalla Basilicata per i prossimi giorni. Nella migliore delle ipotesi, quindi, se ne parlerà dopo Natale. Anche se a quanti lo hanno avvicinato dopo l’incontro il deputato è apparso definitivo, ancora una volta sul “no” a Chiorazzo, sostenendo che il Pd «ad oggi dovrebbe preoccuparsi di avere una coalizione», più che di insistere sul nome del candidato governatore.

Hanno optato per non presentarsi nemmeno all’incontro convocato ieri mattina da Lettieri, invece, gli esponenti delle altre forze del tanto auspicato fronte anti-centrodestra. Vale a dire Psi, Azione, Sinistra italiana, Verdi e Possibile.

A notificare al segretario Pd la decisione e le sue motivazioni, telefonicamente, è stato il referente di Basilicata Possibile, Valerio Tramutoli, che non solo ha bocciato l’ipotesi primarie, ma ha anche parlato di indisponibilità a discutere fintanto che il Pd non cambierà l’atteggiamento mostrato in questi mesi. Prima col tentativo di imporre dall’alto la candidatura di Chiorazzo, e poi col cambio di gioco in extremis delle primarie, quando è apparso chiaro il fallimento della strategia iniziale. Di qui la richiesta di ripartire da zero, decidendo assieme innanzitutto il metodo per individuare il candidato governatore. Senza altre fughe in avanti.

In serata, quindi, è arrivato il commento di Lettieri a quanto avvenuto poche ore prima. «Nell’esprimere rammarico per le assenze – ha dichiarato Lettieri -, rimaniamo disponibili all’immediato aggiornamento del tavolo per condividere l’individuazione del metodo da adottare per la scelta della leadership, a partire dall’utilizzo delle primarie di coalizione, difficile da condividere per il Movimento 5 Stelle, come emerso dalla discussione odierna».

«E’ necessario – ha concluso il segretario Pd – ristabilire un clima unitario, di collaborazione e partecipazione al fine di comporre la coalizione di centro sinistra migliore per battere le destre che oggi governano la Regione Basilicata».

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