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Il cast di "Lo Schiaccianoci"

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Annullare lo spettacolo “Lo schiaccianoci” del balletto russo in programma a Lamezia il 19 gennaio organizzato dall’Ama Calabria. No anche alla proiezione a Lamezia del film russo “Il Testimone”. La richiesta di annullare lo spettacolo “Lo Schiaccianoci” del balletto di Mosca è stata indirizzata al sindaco di Lamezia, al commissariato di Polizia, alla questura e alla Polizia municipale, è firmata da Shevchenko Stanislav, presidente dell’Associazione APS Svitanok e membro del Coordinamento Unitario delle Associazioni e organizzazioni ucraine.

“Visto che Il Balletto Classico russo è di Mosca e ha in maggior parte i membri, provenienti da federazione russa, consideriamo – si legge in una nota – l’attività del Balletto Classico russo come contribuzione (coperta anche con le spese della Regione di Calabria, che ancora peggio) allo Stato della federazione russa che manda ogni giorno senza fermarsi da quasi due anni i missili sul territorio ucraino (unico e considerato legittimo dal 1991), uccidendo i bambini e civili adulti. Vi ricordiamo la Risoluzione del Parlamento europeo del 23 novembre 2022 sul riconoscimento della Federazione russa come Stato sostenitore del terrorismo (2022/2896(RSP)) (2023/C 167/03). Io, insieme con altri membri del Coordinamento Unitario delle Associazioni e organizzazioni ucraine, consideriamo il sostegno degli eventi culturali di tale genere come la propaganda dello Stato terrorista”.

Da qui la richiesta, “anche a nome dei profughi, presenti in Italia (nella Regione Calabria ufficialmente sono più di sei mila persone) di annullare il sopracitato evento e tutt’altre manifestazioni che nutrono lo Stato della federazione russa e rinforzano la sua propaganda. Noi, rappresentanti del popolo ucraino, non possiamo tollerare tale evento, stiamo organizzando per i giorni 14 e 19 gennaio 2024 delle manifestazioni: “Sostegno dell’Ucraina in combattimento per la sua l’Indipendenza”, “Sostegno dell’Ucraina. Nazione sano, libero e democratico”. (Richieste per manifestazioni sono stati spediti ai vostri uffici tramite PEC nel giorno 5 gennaio 2024)”.

La richiesta è firmata oltre che dall’Associazione APS Svitanok, anche dagfli membri del Coordinamento Unitario: Sindacato Labor – Napoli; Associazione culturale “ForLab”- Napoli; Associazione “Uniti Per l’Ucraina” APS-ETS -Bari; Associazione “GIRASOLE ETC”- Bari; Associazione “Sguardo Amico”; Viktoriya Puzdranovska; APS S.A.L.O. CALABRESE di Cosenza; APS “ Kolos “ Soverato; Comunità Ucraina di Reggio Calabria; Associazione “Ucraina nel cuore”; Iryna Polishchuk Associazione ArtUage. E dopo le polemiche sul dilagare della propaganda russa a Bologna, Modena, Lucca e Torino, anche a Lamezia Terme si terrà un altro evento di questa natura presso il Centro Congressi Prunia il 17 febbraio, dove sarà trasmesso il film russo di propaganda del cremlino, “Il Testimone”, organizzato dalle associazioni filorusse d’Italia.

“Vi ricordiamo – si legge in una nota di Stand for Ukraine -che l’evento fa parte di un attacco concentrico all’Italia da parte della propaganda e tutti i quotidiani in questi giorni hanno sollevato la questione dopo che a Bologna la giunta comunale si è spaccata per la revoca della concessione della sala per la proiezione. Modena (con un evento diverso ma organizzato dalle stesse persone) è tornata anche alla ribalta internazionale, citata anche dal ministro degli esteri Ucraino Kuleba per condannare l’evento. A Lucca la catena di hotel Best Western ha revocato anch’essa la sala per la proiezione dello stesso film russo dopo l’intervento anche del sindaco Pardini”.

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