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POTENZA – «Smettiamola di fare i Tafazio, perchè anche in questa città si fanno cose buone». Giampiero Iudicello annuncia con poche parole il grande piano di investimenti che, dopo qualche minuto, Vito Santarsiero presenterà in piazza Duca della Verdura, davanti a una platea «molto qualificata, con sindacalisti, amministratori, dirigenti del Pd». Un modo per dire che ci sono davvero pochi semplici cittadini. Eppure quell’incontro, quello per presentare tutta la programmazione futura di Potenza, è stata portata in piazza proprio per condividerla con i cittadini.

«Per cercare – come dice Iudicello – un confronto non sui nomi, come accade troppo spesso ultimamente nel Pd, ma sulle cose, sui problemi reali. E lo portiamo in piazza perché vogliamo anche proposte: bisogna far leva sulla capacità che avremo di partecipare».

Ma è una partecipazione, in realtà, fatta di parole. Perché nei fatti quello che poi Santarsiero presenta è un programma di investimenti – poderoso, di 135 milioni di euro – già perfettamente confezionato. Difficile fare proposte: a settembre – dice il sindaco – i cantieri verranno già aperti. Quello che si chiede ai cittadini insomma è «impegno, condivisione, responsabilità». Perché ora – che manchino pochi mesi alle elezioni è pura coincidenza – può partire davvero la programmazione per “Potenza 2020”.

Una cifra enorme arriverà nel capoluogo nei prossimi anni. Milioni di euro che – precisa Santarsiero – sono il frutto di anni e anni di grande e proficuo lavoro. Anni in cui si sono messe a frutto esperienze e professionalità che hanno saputo cogliere le occasioni giuste: bandi ministeriali, fondi europei. Si è stati capaci di intercettare risorse ovunque per portarle qui. Per «dare alla nostra città una visione metropolitana». E i primi dieci anni di Santarsiero appaiono – nelle sue parole – sostanzialmente un lungo e difficile cammino verso questo obiettivo. Nonostante i tagli del governo, nonostante il debito storico «qui ci sono state intelligenze che in tempi non sospetti hanno saputo avere una visione più alta, hanno saputo progettare».

Dove andranno questi soldi? Urbanistica, mobilità, sociale, scuola, verde pubblico. Questi i grandi pilastri.

Bucaletto

La cittadella merita un posto di primo piano in questa programmazione. «Abbiamo mantenuto la promessa quando dieci anni fa dicevamo che avremmo demolito l’ultimo prefabbricato». Così dice Santarsiero, spiegando che fra sei anni sarà effettivamente così. Però oggi ci sono i soldi: parliamo di fondi per circa 70 milioni di euro per realizzare verde, servizi, viabilità e costruire 360 alloggi di edilizia sociale. E quello dell’edilizia sociale è per Santarsiero un punto qualificante: l’obiettivo è arrivare, nel 2020 a 1001 alloggi di edilizia sociale, «di cui la città ha estremamente bisogno». Sarà un’altra Bucaletto, quindi. Anche con uno svincolo tutto nuovo per il quale sono stati presi formali accordi con l’Anas. Bisognerà aspettare il 2020, ma questo Contratto di valorizzazione urbana per Santarsiero è già un fiore all’occhiello e concorre a conquistare il premio per “le buone pratiche” delle amministrazioni locali.

Impresa e sociale

Ci saranno a breve a disposizione 10 milioni di euro a sostegno delle nostre imprese nei settori della ricerca, innovazione, sociale. Due milioni saranno destinati solo alla ricerca e all’innovazione, «perché dobbiamo essere capaci di offrire un servizio di qualità alta». Entro 60 giorni sarà pronto il bando da destinare al sociale: «siamo l’unica città che continua a investire sul sociale».

Mobilità

L’altro pilastro: 21 milioni saranno destinati a liberare la città dai passaggi a livello (c’è già un accordo con le Fal, proprio per velocizzare i passaggi burocratici). Si dovrà quindi lavorare per rendere autonomo il percorso dei binari rispetto alle ferrovie e integrare il tutto meglio con il centro storico.

Università 

Un intervento poderoso, di 15 milioni di euro, sarà destinato alla Casa dello Studente. Il soggetto attuatore sarà proprio l’Unibas.

Riqualificazione

Sono previsti 19 interventi di riqualificazione urbana (per un importo di 26 milioni di euro). Tra questi interventi sono previsti il ponte di Montereale, la torre Guevara, il Parco Fluviale.

Entro 48 mesi – questa la garanzia – questi interventi saranno realtà. Ci vediamo nel 2020 per tirare le somme?

a.giacummo@luedi.it
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