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Il tetto della sua casa era completamente fatto di eternit cancerogeno ed altamente inquinante, così un pensionato di Francica ha deciso di rimuoverlo. Ma per lo smaltimento dei 36 pannelli tossici non ha pensato ad una ditta specializzata, optando per una piccola impresa della zona, priva dei necessari certificati e degli strumenti idonei ad una così delicata operazione. Così, quando i Carabinieri della Stazione di Francica, nel vibonese, sono arrivati sul posto hanno visto gli operai che stavano rimuovendo a mani nude e senza nessun sistema di protezione delle vie respiratorie i pannelli cancerogeni, che già stavano diffondendo la loro polvere letale in tutta la zona circostante. I pannelli inoltre, invece che essere smaltiti in apposite strutture specializzate nel loro trattamento, erano stati ammassati alla rinfusa in attesa di essere stoccati in qualche appezzamento di terreno della zona, in modo da poter così risparmiare sugli onerosi costi di smaltimento. I Carabinieri hanno provveduto all’immediato blocco dei lavori di manutenzione dell’immobile, al sequestro delle numerose lastre di eternit rimosse ed alla denuncia del pensionato e dell’imprenditore con l’accusa di illegale raccolta e stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi.

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