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Nessuna pressione, nè consigli, nè tanto meno indicazioni per cambiare procuratore da parte di Francesco Ceravolo. È quanto ha detto oggi in aula, davanti alla decima sezione del Tribunale penale di Roma, presieduta da Luigi Fiasconaro, il talento della Juventus, Sebastian Giovinco, citato come testimone dall’avvocato Francesco Verri, difensore di Ceravolo, imputato nel processo Gea che vede alla sbarra anche Luciano ed Alessandro Moggi, Franco Zavaglia, Davide Lippi e Pasquale Gallo accusati di associazione per delinquere finalizzata e illecita concorrenza con minacce e violenza. Giovinco è stato sollecitato con domande sui suoi rapporti con Ceravolo, collaboratore esterno della Gea, in passato capo degli osservatori della Juventus. Sono stati chiamati poi a testimoniare, citati sempre dalle difesa di Ceravolo, il direttore sportivo e il vicepresidente del Crotone, rispettivamente Giuseppe Ursino e Giovanni Vrenna. I dirigenti della società calabrese hanno negato che Ceravolo si interessasse anche dei rinnovi contrattuali di alcuni giocatori in forza al Crotone, così come sostenuto dal pm Luca Palamara sulla scorta delle testimonianze degli stessi calciatori sentiti in aula nelle scorse settimane. Durante la prossima udienza, in calendario dopodomani, si dovrebbe concludere l’istruttoria dibattimentale per lasciare poi spazio alla requisitoria del pm in una successiva udienza.

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