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Clamoroso colpo di scena al processo per la strage di Strongoli. Il procuratore generale Giuseppe Prestinenzi, nel chiedere la riapertura dell’istruttoria dibattimentale, ha prodotto una lettera di minacce inviata da sconosciuti lo scorso primo ottobre al pentito Cosimo Scaglione, l’unico condannato (a fronte di otto assoluzioni) nel rpcesso di primo grado definitosi nel settembre 2006. L’uomo dovrà scontare 16 anni. Si tratta di una missiva in cui sono contenute minacce di morte con la scritta realizzata grazie all’ausilio di ritagli di giornale. Nel plico, recapitato al collaboratore di giustizia attualmente detenuto a Napoli, c’erano anche due cartucce di fucile. La lettera è stata sequestrata dalla polizia penitenziaria e sarà probabilmente acquisita insieme alla sentenza dello scorso 29 settembre.

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