X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

Se si guarda la classifica, questo punto preso con l’Isola Liri non è da disprezzare. Se, invece, si prende in esame il modo in cui è stato conquistato, allora di apprezzabile c’è ben poco. Pareggia ancora la Vibonese e stavolta non convince, al cospetto di una squadra molto organizzata, più vivace e manovriera,
rispetto ad una formazione, quella di Galfano, che si è espressa ben al di sotto
delle sue possibilità. Capita, e ogni tanto ci può stare, ma se da un lato un punto in più in graduatoria va bene per chi si deve salvare, dall’altro c’è da
considerare questo passo indietro dal punto di vista del gioco, che dovrà essere attentamente analizzato in settimana. Diciamolo subito: no a processi sommari, anche perché quei 15 punti in classifica sono più che buoni.
Sì, invece, a valutazioni concrete e serene, per via di una domenica di noia regalata ai sempremeno numerosi tifosi presenti sugli spalti. Fermo restando che in campo ci vanno i calciatori, è bene sottolineare che questa squadra sta giocando senza sostegno. Quasi disputasse le gare a porte chiuse. Nessun incitamento e nessun coro, neppure nelle fasi delicate della gara. Addirittura, bastano dieci tifosi ospiti urlanti per regalare l’impressione di giocare fuori casa. E nel conto ci va pure messo un manto erboso in pessime condizioni che rende tutto più difficile ai locali. Detto questo, però, c’è da dire che Ruscio e compagni non hanno fatto molto per meritarsi qualche applauso. Troppo statica la squadra di Galfano, poco pungente sugli esterni e molto imprecisa in fase di ultimo passaggio. L’Isola Liri non ha giocato una grande partita, ma ha comunque fatto la sua parte enel finale ci poteva pure scappare il colpaccio se Amabile non fosse volato per repingere il tiro dalla distanza di Rinallo. Dall’altra parte, invece, l’unico pericolo è scaturito da una delle poche cose belle fatte vedere dai ragazzi di Galfano, con bell’assist verticale di Melis per Di Franco, il cui colpo di testa è stato respinto da Fiorini (e qui la partita avrebbe potuto prendere un’altra piega). Decisamente più ordinata la squadra di Ferazzoli, che ha tenuto discretamente il campo, pressando alto i locali e riuscendo a distendersi molto meglio dei rossoblù, i quali non sono stati continui e costanti, sfruttando raramente le fasce, dove tra l’altro, a destra nel primo tempo e a sinistra nella ripresa, c’e stato un Bica Badan instancabile nell’andare su è giù. Stavolta, però, evidentemente non era giornata, per una Vibonese che doveva e poteva fare di più. Alla fine il bicchiere resta mezzo pieno, ma bisogna iniziare a riempirlo, anche perché, e lo si è dimostrato spesso quest’anno, ci sono i mezzi per far bene.
Di Roberto Saverino

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE