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«Un francobollo nato male che ignora indecorosamente la memoria storica di Reggio Calabria e della sua provincia». È quanto afferma, in una nota, il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi (nella foto), in merito al francobollo commemorativo emesso lo scorso 3 novembre e che ricorda il centenario del terremoto del 1908. Per Tripodi si «trascurano i circa quarantamila reggini e calabresi che persero la vita nel terremoto che nel 1908 ridusse in macerie le due sponde dello Stretto portando distruzione, terrore e morte. Il francobollo, che ricorda il centenario del grave lutto che colpì le nostre popolazioni, riportando la dicitura ‘Terremoto di Messinà anzichè quella più corretta, più giusta e logica di ‘Terremoto di Messina e Reggio Calabrià, offende la città e i centri della costa jonica e tirrenica che pagarono un enorme tributo di sangue e di danni materiali». «Non ci sono parole – sostiene ancora Tripodi – per commentare quanto di grave sono riusciti a fare Poste Italiane e il Ministero. La filatelia, infatti, è uno strumento preziosissimo per ricordare e celebrare la storia, la cultura, la vita di un Paese ma evidentemente chi ha ideato ed emesso questo francobollo dimostra di ignorare tutto questo. È vergognoso cancellare letteralmente Reggio e la sua provincia, ricordando il tragico evento come se avesse riguardato solo la città di Messina. Qualcuno ne deve rispondere e correre subito ai ripari, correggendo l’errore per onorare davvero e fino in fondo la memoria dei caduti e delle vittime di Reggio e degli altri centri della provincia». A parere del segretario del PdCI, «gravi sono le responsabilità politiche. Il centrodestra conferma, anche con questi atti che non sono affatto marginali, lo scarso interesse che ha per la città di Reggio Calabria, che viene blandita solo quando si tratta di fare proclami propagandistici, che vengono poi puntualmente smentiti dalla prova dei fatti. Mi domando dov’era il sottosegretario Paolo Romani di Forza Italia, al quale il ministro Scajola anche lui di Forza Italia ha conferito la delega alle comunicazioni, quando è stato realizzato questo obbrobrio che ignora il dolore di un’intera comunità. Così come mi domando dov’erano e dove sono il sindaco e la Giunta di Reggio Calabria, i parlamentari reggini e calabresi del centrodestra, i comitati nazionali e locali che stanno organizzando gli eventi per le celebrazioni del centenario». Michelangelo Tripodi, che si unisce alla protesta dell’associazione reggina Anassilaos che ha invitato tutte le altre associazioni e i cittadini «a boicottare il francobollo non usandolo per la corrispondenza», non usa mezzi termini. «A nome di tutti i reggini e calabresi indignati per quanto di grave è stato fatto e a nome della storia tradita – conclude il segretario regionale del Pdci – chiedo alle autorità competenti di correre subito ai ripari. Il francobollo deve essere immediatamente annullato e ristampato con la dicitura ‘Terremoto di Messina e Reggio Calabrià in modo da rendere dovuto omaggio a tutti i reggini e ai messinesi che hanno perso la vita a causa di quel tragico evento che ha portato tanto dolore e morte tra le due sponde dello Stretto che meritano entrambe uguale e dovuto rispetto».

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