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E’ prevista per il 10 dicembre la sentenza nei confronti di Luigi Campise, imputato per l’omicidio aggravato della giovane ex fidanzata Barbara Bellorofonte, uccisa a colpi di pistola a Montepaone, sulla costa ionica catanzarese, nel febbraio 2007. Oggi, davanti al giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro, Antonio Battaglia, questa data è stata fissata per la trattazione del giudizio abbreviato, con la requisitoria del pubblico ministero Alessia Miele, la discussione degli avvocati di parte civile Enzo De Caro e Paolo Naso (rappresentano i genitori della vittima, Giuseppe Bellorofonte e Lucia Cosentino, e suo fratello Daniele), e di Salvatore Staiano, difensore di Campise. Il 15 ottobre, il dottore Giuseppe Carbotti, chiamato a pronunciarsi dal gup dopo che questi aveva preso visione degli esiti cui era giunto il consulente tecnico di parte della difesa di Campise, aveva concluso per la piena capacità di intendere e volere dell’imputato, sia pur rilevando alcune problematiche della personalità dell’uomo che, però, non hanno compromesso la capacità del reo confesso al momento del delitto, nè quella attuale di stare in giudizio. Campise rimase in custodia cautelare per un anno, dopo aver sparato – il 28 febbraio 2007 – quattro colpi contro la sua ex fidanzata diciannovenne, spirata tragicamente in ospedale dopo venti giorni di coma. L’imputato finì in manette per aver confessato di aver premuto ripetutamente il grilletto contro Barbara, al culmine di una presunta crisi di gelosia dovuta all’intenzione della ragazza di troncare la loro relazione.

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