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Acquistava armi e le vendeva ad affiliati alla ‘ndrangheta. È l’accusa per la quale la polizia ha arrestato a Reggio Calabria una guardia giurata, Mauro Ferrito, di 36 anni.
La Squadra mobile ha sequestrato a Ferrito un fucile a pompa, una pistola ed altre armi che aveva acquistato grazie alla licenza di guardia giurata e che, secondo gli investigatori, si accingeva a cedere in cambio di denaro. Una vicenda, questa, decisamente incresciosa che si somma ai tanti fatti di ‘ndrangheta che da qualche tempo tengono banco nella Piana e in tutta la Calabria. Nei confronti di Mauro Ferrito la Squadra mobile reggina aveva avviato da tempo indagini. Dipendente dell’istituto di vigilanza Sicurcenter srl di Palermo e dedito al consumo di cocaina, Ferrito è stato bloccato, secondo gli inquirenti, prima che potesse cedere le sue armi a persone gravitanti nella malavita organizzata nel rione Modena, il quartiere in cui risiede e dove primeggiano le cosche Rosmini e Libri-Zindato. «Si tratta di un episodio inquietante – ha sottolineato il dirigente della squadra Mobile, Renato Cortese, nel corso di un incontro con i giornalisti – che evidenzia la pericolosità della ndrangheta e la sua capacità di ‘avvicinarè persone che possono servire ai suoi scopi, in questo caso, per entrare in possesso di armi di particolare portata offensiva». Le indagini per assicurare alla giustizia gli acquirenti delle armi detenute da Maurizio Ferrito sono ancora in corso e non si escludono ulteriori fermi da parte della polizia.

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