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La condanna più pesante – a 12 anni di reclusione – annullata, cinque pene scontate, ventuno confermate. È questo l’esito del giudizio della Corte d’appello di Catanzaro per le ventisette persone condannate con giudizi abbreviati (con conseguente sconto di pena di un terzo) nell’ambito del procedimento seguito all’operazione antimafia «Harem», condotta contro un presunto traffico di esseri umani. La sentenza del collegio presieduto dal giudice Cosentino (consiglieri Garofalo e Garcea) è giunta questa sera al termine delle arringhe (fra gli avvocati Nicola Cantafora, Antonella Canino, Fabrizio Salviati, Pasquale Pellegrino, Antonio Genovese, Vincenzo Iofrida, Giuseppe Napoli, Raimondo Dal Dosso, Aldo Truncè, Mauro Cordasco, Ettore Zagarese, Antonio Quintieri, Anna Maria Capozucco, Francesco Calabrò, Francesco Alice, Marcello Manna, Demetrio Marchianò, Marcella Conti), iniziate già all’ultima udienza quando il sostituto procuratore generale presso la Corte d’appello di Catanzaro, Giovanni Grisolia, aveva chiesto di confermare in toto le condanne inflitte dal giudice dell’udienza preliminare distrettuale di Catanzaro, il 19 maggio del 2007

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