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Circa venti anni si erano impossessati di un fondo agricolo in maniera fraudolenta, tentando con minacce di morte di costringere i proprietari a cederglielo, ma uno dei figli ha avuto il coraggio di denunciarli ed il Gip del tribunale di Vibo Valentia, li ha rinviati tutti a giudizio.
Si tratta di Bruno La Tassa, 39 anni; Rocco Antonio Cosentino di 59; Antonino Cosentino di 35; Michele Vallone di 32; Francesco Antonio Pititto di 59 ed Antonio Staropoli di 41, noti alle forze dell’ordine ed imparentati tra loro, i quali sono chiamati a rispondere in concorso dei reati di minacce gravi e reiterate. Teatro della vicenda è San Giovanni, una frazione di Mileto, a poca distanza da Vibo Valentia, dove in località Monaco-Curcio- esiste l’omonmo fondo, un terreno di alto pregio di oltre cinque ettari con destinazione urbanisticaa cui i propietari non potevano accedere.
Il gup Lucia Monaco ha accolto inoltre la costituzione di parte civile , Francesco Paolo Palaia, figlio ed erede, e di sua moglie Maria Signoretta quale parte offesa. «Finalmente la giustizia dopo tanto tempo – commenta Francesco Paolo Pelaia psicologo all’Asp di Vibo che ha ha vuto il coraggio di denunciare e resistere – è riuscita a trionfare. Ciò che mi amareggia è che l’amministrazione comunale di Mileto, nella persona dell’allora Commissario prefettizio, da me più volte sollecitata, non si è cosatiutita parte civile». Il fondo conteso è ora sottoposto a sequestrao cautelare da parte della Procura.

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