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Una nomade rumena di 43 anni, Violeta Ciurar, è finita in manette a Cosenza. Secondo quanto appurato dai Carabinieri, la donna costringeva una piccola rumena di 14 anni, Ramona, a mendicare davanti ad un centro commerciale, minacciandola e picchiandola se non “guadagnava” abbastanza. I militari della stazione di Cosenza Principale, al comando del Luogotenente Saponangelo, coaudiuvato dal Maresciallo Portulano, stavano effettuando un normale servizio di controllo all’esterno del centro commerciale “I due fiumi”, quando hanno assistito ad una scena che ha attirato la loro attenzione: alcuni ragazzi e una donna stavano strattonando la piccola. Alla vista dei Carabinieri, hanno tentato di allontare la ragazzina, che però ha urlato, chiedendo, in un italiano stentato, di parlare con loro. Portata in caserma, Ramona ha raccontato la sua storia. La piccola sarebbe stata rapita sei mesi fa in Romania, portata in Italia e costretta a mendicare. «Se non faccio almeno 40 euro al giorno, mi picchiano. Non posso accettare dalla gente cibo o vestiti, loro vogliono solo soldi», ha detto Ramona ai militari, che hanno anche sequestrato una borsetta con dentro 250 euro in spiccioli, la “raccolta” degli ultimi due giorni. Ramona presentava anche un occhio nero e diverse altre ecchimosi. Portata in ospedale per una visita, è stata giudicata guaribile in 7 giorni. Inoltre la piccola ha una malformazione ad un piede, che la costringe a
zoppicare. I militari hanno anche perquisito l’abitazione della zingara che vessava la quattordicenne. Si tratta di una casa fatiscente nel centro storico cittadino, nel quartiere di Santa Lucia. Qui la piccola viveva insieme ai figli
della donna e anche con altre persone, in via di identificazione, in uno stato di
degrado. I Carabinieri, che stanno ancora sentendo diversi rumeni, hanno arrestato
Violeta Ciurar per lesioni personali, denunciandola per sequestro di persona e riduzione in stato di schiavitù. La donna è stata portata nel carcere di Castrovillari. La piccola è stata affidata ad un istituto di suore della città.

Roberto Grandinetti

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