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Tutto fuorché una gara di calcio. Questo Vibonese-Melfi verrà ricordato come il match del fango e dell’equilibrismo su un terreno impossibile, dove chi è abituato a giocare al calcio fa una grande fatica. Ma questo Vibonese-Melfi verrà
ricordato anche come il match che decreta la terza sconfitta di fila della squadra di Galfano, che in questo 2009 non riesce a sterzare. Al cospetto di un Melfi capace di interpretare al meglio una gara di lotta sul fango, dove già stare in piedi era complicato, i rossoblù sono letteralmente sprofondati, per un ko che deve suonare come un campanello d’allarme, dopo la cura dimagrante attuata in sede di calcio mercato, con i nuovi innesti che non hanno saputo dare quel quid in più necessario per svoltare. Ovviamente bisogna avere un po’ di tempo, ma
in questo campionato tempo non ce n’è mai a sufficienza, per cui occorre al più presto cambiare passo. Applicare schemi e situazioni provate e riprovate in
settimana, su quel terreno infame, è stato impossibile, ma attenzione che la stessa cosa vale pure per il Melfi, tra l’altro sceso in campo col chiaro
intento di vincere la partita. Fin da subito il gruppo di Palumbo ha provato a passare in vantaggio, convinto che poi, su quella fanghiglia, recuperare sarebbe stato difficile. E così è avvenuto.Si è giocato “a palla lunga”, perché tentare una giocata palla a terra è stato impossibile. La Vibonese si è comunque fatta irretire da un Melficombattivo e battagliero, che ha concretizzato al massimo le
occasioni create. E la compagine lucana non ha rubato nulla, mettendo in campo
grande determinazione, al contrario di una Vibonese svegliatasi tardi. Vibonese
che si porta, tra l’altro, dietro, il rebus Ruscio (se è a disposizione di Galfano, non ci si spiega perché non debba giocare dall’inizio).
TATTICA
Rispetto alla vigilia, le novità in casa della Vibonese riguardano lo schieramento
sull’esterno basso di Sgambato al posto di Bica e la conferma di Di Franco a destra, col neo acquisto Genesio che inizialmente parte dalla panchina. Subito in campo il nuovo centravanti Iadaresta, supportato alle spalle da Melis, Polito e Di Franco. Nel Melfi non c’è De Angelis ed è Petagine a supportare Merini in fase di attacco, mentre in mediana sono Bacchiocchi e Mitra a fare legna. Sull’out
sinistra Vibo ritrova, da avversario, il mai dimenticato mancino Nello Gambi.
CRONACA
Dopo un tiro senza pretese di Mitra dalla distanza, al 18′ il Melfi passa in occasione della prima conclusione verso la porta della gara. Sugli sviluppi di un calcio da fermo, la palla termina a Bacchiocchi che di piatto in diagonale infila Amabile. Sotto di un gol, la Vibonese non riesce a reagire e al 38′, al secondo
tiro in porta del Melfi, e della partita, il team ospite raddoppia, quando Petagine soffia la sfera a Orefice e la smista a Mitra che, prestando fede al proprio cognome, scaglia una sventagliata che piega le mani ad Amabile. Grande
euforia in casa lucana e prime contestazioni da parte dello scarso pubblico vibonese. In campo Di Mauro e soci reagiscono solo nel finale. Dapprima è Russo a rischiare grosso, mancando la palla in uscita fuori area, ma nessun calciatore locale ne approfitta. Quindi Iadaresta conclude debolmente e poi al 46′ Melis
piega le mani a Russo, ma sulla linea di porta Gabrieli allontana, salvando la propria porta, tra le proteste dei giocatori della Vibonese, secondo i quali la sfera avrebbe varcato la linea bianca (sensazione condivisa da chi era in tribuna). Nella ripresa Galfano passa alle due punte con l’ingresso di Oudira ma la ghiotta occasione per segnare capita a Polito il quale, però, ben servito da Di Mauro, tergiversa troppo e al momento di concludere viene anticipato da
Gabrieli. Poi è Iadaresta, al 17′, ad avere una ghiotta palla gol, ma la spreca calciando alto. Al 19′ proteste ospiti per una girata in area di Merini respinta
da Ruscio. Il risveglio rossoblù al 28′ quando Pirrone effettua un tiro sbilenco che si trasforma, involontariamente, in un assist per Polito il quale si trova da solo in area e conclude a rete, con la sfera che prima tocca il palo e poi si
insacca. La rete scuote la Vibonese, ma da questo momento in poi non riesce ad impensierire Russo, mentre il Melfi in contropiede sfiora la terza rete con Merini che però sciupa tirando addosso ad Amabile un bell’assist di Gilfone.
Quindi il forcing finale della Vibonese non produce alcunché di positivo e il Melfi conquista tre punti pesantissimi in chiave salvezza, aprendo la crisi in casa rossoblù.

Roberto Saverino

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