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Come sa soffrire questo Crotone! Vince la quinta gara su sei disputate, chiude per la terza volta la gara col risultato di 2-1 (dopo il posticipo casalingo con
la Cavese e il successo a Benevento) ma soprattutto riesce a dare fondo a tutto il suo carattere così come successo contro la Cavese (gol sulla sirena di Scognamiglio) al Santa Colomba (assedio dei sanniti fino all’ultimo secondo) e ieri quando Brancolino e soci ci hanno messo l’anima per pareggiare una gara letteralmente buttata alle ortiche nel primo tempo. Una vittoria che non completa i desideri della vigilia. Il Gallipoli vince anche a Pagani e continua a correre
mentre dietro fanno harakiri l’Arezzo tra le propriemura (con Cari che adesso rischia davvero) e il Benevento che, dopo la scoppola di sette giorni fa per mano del Crotone, le busca ancora dalla Ternana. Un doppio ko, quello dei sanniti, che
probabilmente servirà a volare basso sia i sanniti che il proprio allenatore che per ben due volte (in occasione della gara col Crotone e in questa settimana) era arciconvinto che la sua avrebbe fatto bottino pieno. Contro la Juve Stabia ferita
dopo il ko della settimana scorsa, Moriero non vuole correre rischi e ripropone lo
stesso undici di Benevento con Caetano in cabina di regia. Dario Sonetti(squalificato) invece deve fare a meno di Brunner (assenza determinante) e Maury squalificati e a Monticciolo infortunato. L’inizio della gara è in discesa per il Crotone che per la terza volta riesce a sbloccare la partita nei primi dieci
minuti. Si gioca l’ottavo del primo tempo e Morleo lascia partire una staffilata su punizione che incoccia la barriera e beffa l’incerto Della Corte. Corsi e ricorsi: anche a Benevento segnò all’8′ del primo tempo. Ma la gara del Crotone si fa ancora più facile quando, su uno spiovente di Pacciardi, il sostituto di
Brunner la combina davvero grossa. L’uscita è giusta ma la presa lascia a desiderare al punto che Basso si ritrova la palla sul piede e con la porta sguarnita. Facile per l’attaccante mettere in porta ed è appena il 22′. La Juve Stabia non dà segnali di vita se non con una girata di Brancolino sulla quale
Concetti para agevolmente. È tutto per il primo tempo e onestamente è un po’ poco
per gli ospiti. Nella ripresa si fa male subito Basso che lascia il posto ad Aurelio e un minuto dopo (al 5′) Aurelio sbaglia la più ghiotta delle occasioni dopo una bella giocata di Petrilli e un assit perfetto di Russo. Quattro minuti dopo è Russo a rendersi pericoloso con una girata dalla distanza prima di lasciare il posto a Paponetti. Gli ospiti però cominciano a crescere complice un Crotone che accusa la fatica e abbassa il baricentro. Marrocco inserisce Radi,
Cristea e Peluso per aumentare la spintamaspesso il terreno di gioco (pesante per la pioggia) e le traiettorie false non aiutano i giocatori campani. Dai e dai la Juve Stabia riesce a segnare alla mezzora con Biancolino (che aveva segnato il gol vincente all’andata) che di testa anticipa tutti e batte Concetti. L’esultanza però gli costa cara (gestaccio al pubblico) perché il giallo gli impedirà di giocare domenica prossimo in quanto squalificato. Ma la frittata più grossa la cambina Paponetti che al 35′ lascia la squadra in dieci dopo un contatto con Rinaldi (ma tra i due c’era una vecchia ruggine). Ma ad onor del vero, rivista in tv, l’azione di Paponetti non è stata affatto scorretta visto che è l’avversario che lo colpisce con la testa prima di accasciarsi a terra. Per l’attaccante rossoblu si profilano comune un paio di turni di squalifica. La Juve Stabia prede fino alla fine ma trova un suo figlio a dirgli di no, quel Gennaro
Scognamiglio, nato a Castellammare, che gioca una gara quasi perfetta e con lui l’intero pacchetto difensivo.

Luigi Saporito

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