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Sono proprio gli studenti ad opporsi alla decisione di sopprimere il cda del Centro residenziale dell’Università della Calabria, deliberata dal Consiglio di amministrazione dell’Ateneo e che dovrà essere ratificata dal Senato accademico. Per contrastare la decisione è stato creato un apposito Comitato in difesa del Centro residenziale che ha redatto un documento in vista dell’assemblea di domani.
«Fino a ieri – riporta il testo – data la delicata natura delle sue funzioni quest’organo agiva, come i Dipartimenti e le biblioteche, in piena autonomia e sotto il controllo del Comitato di garanzia del Centro residenziale. All’indomani di tale provvedimento, invece, viene messa in discussione la libertà di azione del cda, cui si è preferita una più “snella” Commissione, integrata all’interno del Cda di Ateneo, il quale, di conseguenza, dovrà farsi carico, oltre che delle sue naturali mansioni, anche di quelle che prima venivano svolte da un organo indipendente determinando, di fatto, un pericoloso accentramento di potere».
«E’ molto probabile – è scritto nel documento – che trasferire l’intera gestione del centro residenziale al Cda d’Ateneo, sovraccaricandolo, inciderà sui tempi con cui vengono erogati i servizi a noi studenti».

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