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di ALESSANDRO CHIAPPETTA
Sembra esserci qualcosa di simile nei primati di Crotone e Cosenza, anche se uno, quello dei pitagorici, aspetta la partita di stasera del Gallipoli, mentre l’altro può baldanzosamente vantare i suoi 10 punti di vantaggio sulla seconda.
È curioso infatti notare che entrambe sono due squadre che pur segnando tanto (41 gol la squadra di Moriero e 36 quella di Toscano) non hanno attaccanti al vertice della classifica dei cannonieri. Gli uomini gol del Crotone sono Basso (7 reti) e la coppia Caetano-Russo (6 a testa), lontanissimi dai 12 di Clemente o, per guardare al Gallipoli, dagli 11 di De Gennaro o dai 10 di Ginestra. Stesso discorso per il Cosenza. I suoi cannonieri più prolifici sono appena a quota 5: Galantucci (che negli ultimi tempi sta giocando poco) più Polani e Mortelliti che sono arrivati a campionato abbondantemente in corso. Un dato che fa ancora più impressione se consideriamo che il Cosenza ha il miglior attacco del campionato e dieci punti di vantaggio sul Gela e undici sul Catanzaro.
Fermo restando che avere tutto non si può, una migliore organizzazione di gioco, capace di mandare al tiro più giocatori, esaltando così il collettivo, allora, sarebbe da preferire a un uomo d’area capace da solo di risolvere la partita col guizzo del campione, un limite questo col quale ha dovuto confrontarsi il Catanzaro, per esempio, troppo spesso Caputo dipendente (ieri arrivato al dodicesimo gol) e che ha avuto nella continuità di risultati il suo vero tallone d’Achille. Nel girone di ritorno il Cosenza ha fatto 22 punti, i giallorossi si sono fermati a 15. Alla fine staemergendo quella differenza strutturale delle due squadre che alla lunga può fare la differenza. Provenza ha a disposizione una squadra muscolare, che si trova più a suo agio quando gioca sulla forza. Toscano può contare invece su giocatori rapidi, svelti e che in primavera possono dare tanto, un organico che per caratteristiche somiglia proprio al Crotone che stasera si attende un grande regalo dall’Arezzo.
In caso di vittoria dei toscani ci sarebbe solo da essere orgogliosi della bella rincorsa dei ragazzi di Moriero.

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