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Per mesi ha continuato a incassare la pensione di invalidità dello zio, di cui era tutore legale, nonostante l’uomo fosse morto e per questo è stato denunciato dai carabinieri di Maierato per truffa aggravata ai danni dello Stato, falsità ideologica ed appropriazione indebita. L’uomo era già stato denunciato nel gennaio dello scorso anno, insieme alla moglie, con l’accusa di avere tenuto segregato l’anziano zio, gravemente disabile, in uno scantinato della propria abitazione in pessime condizioni igienico-sanitarie. Proprio controllando che non si ripetessero episodi di segregazione, i carabinieri di Maierato hanno scoperto che l’anziano era morto. Tuttavia hanno notato che il nipote, nei giorni di pagamento delle pensioni, si recava regolarmente alle poste. Dai controlli è quindi emerso che l’uomo aveva già riscosso due mensilità della pensione dell’Inps, per un valore di circa mille euro, che dovevano servire a fare fronte alle necessità dell’invalido e si stava apprestando a riscuotere la terza.

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