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CROTONE – Il Crotone corre ancora nel gruppo di chi sta davanti, ha ambizioni e sogni; il Taranto, come accade spesso a chi scivola sul più bello, ha accusato il colpo: era logico attenderselo lassù, invece è finito assai presto lontano dalle posizioni che contano, ha anche rischiato di andare a fondo. Il Crotone insegue la vittoria, sarebbe la dodicesima in casa, la sedicesima in assoluto, per restare quantomeno nella scia del Gallipoli, che sarà impegnato a Cava dei Tirreni contro una squadra che però è decimata dalle assenze per squalifica. Per ottenerla si affida alle solite qualità, modulo offensivo, trequarti ricca di fantasia e soprattutto trascinante coi suoi gol, e anche al suo pubblico: la vendita dei mini-abbonamenti per le ultime quattro gare casalinghe è andata discretamente, ma al di là di quest’iniziativa si conta su un pubblico finalmente numeroso proprio mentre il torneo entra nella fase decisiva.
LA FORMAZIONE
L’assenza di Galeoto è l’unico vero problema per Moriero, che può attingere senza problema alla sua rosa. Salvo sorprese, l’esterno basso di destra sarà Quondamatteo, sicché gli equilibri di squadre e della retroguardia non dovrebbero essere inficiati. Ma c’è anche la possibilità che a destra giochi Pedotti, che però è un centrale e con gli anni ha un po’ perso il passo per fare l’esterno. Il resto è tutta una conferma, con Diniz e Scognamiglio centrali, Pacciardi e Galardo raccordo davanti alla difesa e Russo terminale offensivo. Fra i convocati si vede per la prima volta quest’anno Cafiero: il suo calvario è finito. Sugli spalti niente tifosi del Taranto: precauzione eccessiva, specie tenuto conto che poi si consentono incroci molto più insidiosi.

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